L’alto gradimento della sindaca Gottardi: «Una lista mia? Forse»
Castel Maggiore, la prima cittadina dem Gottardi: «Lista civica? Forse»
Per Belinda Gottardi, sindaca dem di Castelmaggiore, è appena finita la più lunga settimana del suo mandato, dopo la piena del Reno di otto giorni fa. Non può ancora del tutto rilassarsi, ma sorridere, quello sì, di fronte ai sondaggi interni al Pd che registrano un alto gradimento dei cittadini nei suoi confronti.
La Regione ha detto che l’esondazione del Reno è stata causata dalla piena di portata straordinaria e che l’argine ha contribuito a frenare l’afflusso d’acqua. Soddisfatta?
«Non ho ancora ricevuto nulla — spiega Gottardi —, solo letto queste anticipazioni sulla stampa. Ci vogliono 15 giorni per un report dettagliato, con dati più circostanziati. Penso che il presidente Bonaccini lo invierà nelle prossime settimane».
Queste prime anticipazioni arrivano però a delle conclusioni molto chiare.
«Ho letto le dichiarazioni che Bonaccini ha fatto, ne ho preso atto ma credo ci sia molto altro da dire. Poi posso avere le mie idee sulle modalità di comunicazione che ciascuno sceglie, ma abbiamo bisogno tutti di qualcosa di più. Quell’argine ha salvato da molto peggio, va bene, ma è il titolo, mi serve la relazione».
La gestione di questi eventi naturali e più complicata con la campagna elettorale alle porte?
«In realtà in quel momento della campagna elettorale non te ne può fregare di meno. Ti ritrovi con delle responsabilità enormi. Peccato che le opposizioni non abbiano capito il momento drammatico che tutti stavamo vivendo. Hanno fatto dei video ridacchiando e ci sono stati sciacalli vari. In questi casi ti viene la voglia di vedere come questi fenomeni si sarebbero comportati al nostro posto».
Secondo sondaggi che il Pd ha commissionato al Cattaneo, lei gode di un gradimento altissimo, attorno al 75% a differenza del Pd. Come se lo spiega?
«Lavoro a testa bassa e con umiltà. E resto cauta, perché si può passare in un attimo dalle stelle alle stalle. Mentre il Pd non gode di grande consenso in questo momento a livello nazionale. Non sta dando grande prova di sé, né di grande coesione, è troppo dilaniato da diatribe interne che interessano solo a noi e spesso nemmeno a noi».
Da zero a dieci, quanto le interessa questo congresso?
«Due. Non mi interessa. Di congressi e primarie non ne posso più».
Qual è il suo candidato?
«Non sostengo nessuno».
Si presenterà alle Amministrative con una sua lista?
«Sto cercando di capire se ci sono le condizioni, se c’è la volontà di crearne una da parte dei cittadini che mi hanno sostenuta in questi mesi. Ne sarei onorata, ma è presto».
A un sindaco a cosa serve ora il Pd?
«A dettare la linea politica che non può spettare a un sindaco. Serve un gruppo di persone che ti legga l’esistente, che ti aiuti a definire un territorio, ad andare in giro a osservare ciò che si sta facendo. Questo è ciò che chiedo al Pd bolognese».
” Resto cauta perché si può passare in un attimo dalle stelle alle stalle Il Pd? non gode di grande consenso in questo momento a livello nazionale
Sulla piena del Reno ho appreso dai media le parole di Bonaccini, ma aspetto la sua relazione, non mi basta il titolo «gli argini hanno evitato il peggio»