E Merola sbotta «Ora tutti in piazza» Cgil e coop ci stanno
«A Bologna non passa solo un Passante, ma passa la democrazia e lo sviluppo. Faccio appello a organizzare una manifestazione per Bologna e per sbloccare gli investimenti previsti dal Passante». Alla fine il sasso nello stagno lo ha gettato il sindaco Virginio Merola. Data, ora e (soprattutto) modalità sono da decidere, ma la prima tessera del domino è stata spinta. E se tutto andrà come sembra porterà Bologna lì dove altre città, com’è accaduto a Torino con le madamin pro Tav, sono già arrivate: trasformare in una battaglia di piazza la difesa delle infrastrutture.
Una mobilitazione a cui ieri si sono iscritti Cgil e cooperative, mentre si attende a giorni la decisione di Confindustria, per cui potrebbe essere fondamentale la «forma» della mobilitazione. Anche se i costruttori di Ance sono già pronti a essere della partita. «Sediamoci a un tavolo per ragionare insieme come manifestare il disappunto per le scelte del governo», dice il presidente Giancarlo Raggi.
L’accelerazione del sindaco è tutt’altro che estemporanea. Due settimane fa la serata organizzata dal Pd all’Arci Benassi, con i sindacati confederali, è servita a misurare le forze in campo. Sabato il viaggio in treno verso Roma insieme alla Cgil è stata l’occasione per sondare la sensibilità sul tema Passante della Camera del lavoro. E così ieri, dopo aver benedetto il ricorso della Regione «dovuto all’arroganza e all’incompetenza di questo governo», il primo cittadino ha deciso di muoversi per primo. «Adesso basta: bisogna dirlo insieme come comunità di lavoratori, imprese, associazioni e cittadini. Insieme per sbloccare le opere e gli investimenti che ci sono già». Una chiamata alle armi chiarissima, tanto nelle intenzioni che nei destinatari. E la risposte sono iniziate subito ad arrivare. A partire dalla Cgil, che potrebbe essere il collante organizzativo della mobilitazione. «Valuteremo l’appello del sindaco prima con le sigle confederali, poi con le categorie», promette il segretario della Cgil Lunghi. «C’è un tema infrastrutturale che riguarda l’intera Regione — aggiunge — e per questo speriamo nel coinvolgimento delle associazioni economiche e industriali. L’obiettivo è comune». Le coop sono già pronte a essere della
I timori sono forti, ma si aspetta di capire modalità e confini della manifestazione
partita. «Auspichiamo un momento di confronto con le istituzioni per definire insieme alle associazioni della città le azioni da intraprendere», scrive l’Alleanza delle cooperative (Legacoop, Confcooperative e Agci), pronta a valutare «i modi e le forme per procedere in merito alle iniziative promosse dal Comune». In Confindustria le preoccupazione per le infrastrutture è forte, ma si aspetta di capire quali saranno confini e modalità della mobilitazione. Una scelta potrebbe arrivare a breve, ma l’attivismo dei costruttori di Ance sembra già confermare che anche gli industriali saranno della partita. E l’incontro convocato venerdì da Bonaccini in Regione potrebbe essere il momento per dare a tutti l’opportunità di guardarsi negli occhi e decidere insieme il da farsi.