Sacripanti: «La partita perfetta». E Zanetti si esalta in tribuna
Il finale thrilling, poi la grande gioia. Massimo Zanetti ha sofferto con la squadra prima di lasciarsi andare pugni al cielo dopo l’ufficializzazione che il canestro di Brooks era arrivato fuori tempo massimo. Passa Stefano Pioli e lo abbraccia, ricevendo l’invito a tornare domani (difficile visto Spal-Fiorentina), poi l’ex arbitro Rizzoli e arriva un nuovo abbraccio. «Una grande soddisfazione perché è la prima volta che batto Milano, una squadra fortissima», dice Mister Segafredo. «Il finale sarebbe stato un suicidio incredibile visto il vantaggio che avevamo a pochi secondi dal termine. Una vittoria che dà consapevolezza a questa squadra, che è stata capace di reagire
alla grande in un’occasione importante». Uno ad uno i giocatori gli passano accanto e arriva l’abbraccio per un’impresa che infrange un tabù di 12 sconfitte consecutive contro Milano. Ha sofferto anche Pino Sacripanti, ma con merito ha ottenuto la più bella vittoria della stagione. Era rimasto deluso dopo la sconfitta al Forum di un paio di settimane fa, perché la squadra sostanzialmente non ci aveva mai creduto. Questa volta è stata una storia completamente diversa. «Abbiamo dominato questa partita, sarebbe stata una beffa se non fosse arrivata
la vittoria – sottolinea il tecnico della Segafredo -. Abbiamo giocato una bellissima pallacanestro fatta di difesa e intensità, abbiamo provato a fare qualcosa di diverso all’inizio con Cournooh su James per togliergli le penetrazioni. Ero arrabbiato dopo la partita di Milano, affrontata in maniera morbida ma senza crederci. Ho cercato di trasmetterlo alla squadra, volevo crederci e dalla faccia di tutti ho capito che c’era grande dedizione. Questo primo dentro-fuori era un esame per diventare grandi e lo abbiamo superato». Con l’eliminazione della
grande favorita, ora tutti possono ambire al bersaglio grosso: «In semifinale cerchiamo la rivincita contro Cremona, questo è un grandissimo risultato per il lavoro che stiamo facendo e per gli sforzi dei ragazzi in palestra». Al Mandela Forum non c’era il ds Marco Martelli, volato in Francia per la Leaders Cup. Visionerà otto squadre e qualche giocatore nel radar bianconero: il club è infatti sul mercato in vista della Champions League, si cerca un giocatore di alto livello, tendenzialmente sul perimetro (combo guard) ma senza preclusioni su altri ruoli. Ieri sera, sul perimetro, ha disputato una grande partita Pietro Aradori, con 15 punti e 3/5 da tre. «Abbiamo fatto una partita di alto livello – dice la guardia della Virtus -. Non ci siamo nascosti, abbiamo affrontato Milano a viso aperto senza strafare, ma facendo le nostre cose e sfruttando le nostre caratteristiche in attacco e difesa. Dal secondo quarto siamo stati sempre in vantaggio, è stata una vittoria di autorità, con qualche errore nel finale quando ci aspettavamo la loro reazione. Per me poi vale doppio, perché lo scorso anno non ho potuto giocare la Final Eight per infortunio e questa è una grande gioia».
Mercato Il ds Martelli è in Francia per visionare la Coppa: forte un nuovo giocatore già nei prossimi giorni