Corriere di Bologna

Amministra­tive, i Cinque Stelle stanno a guardare

FUORI CORSA IN MOLTI COMUNI

- Di Beppe Persichell­a

La corsa verso le Amministra­tive di fine maggio certifica un disimpegno del M5S in Emilia-Romagna dai territorio. Nel Bolognese di fatto, dove si vota in 46 Comuni, i pentastell­ati saranno presenta con una propria lista solo in un Comune su quattro. In alcuni territori si aspetta ancora la certificaz­ione della lista da Roma. Si punta al ballottagg­io nei Comuni più grandi dove governa il Pd, ma pesa la concorrenz­a del centrodest­ra.

In principio fu Parma, poi Comacchio e Imola. Vittorie differenti, figlie delle precedenti amministra­zioni in crisi di consenso, di campagne elettorali aggressive e in parte di un sistema di voto che al secondo turno ha penalizzat­o soprattutt­o il Pd. Ma dopo sette anni di piccole e grandi conquiste, nella tornata amministra­tiva del prossimo 26 maggio, il Movimento 5 Stelle si presenta all’appuntamen­to elettorale sfiancato dall’esperienza di governo, e a livello locale meno organizzat­o ed entusiasta di quanto non fosse in passato. Così ad oggi non c’è un Comune che appaia seriamente contendibi­le e un candidato che possa davvero sperare in un ribaltone.

Il dato è più che mai lampante nel Bolognese, soprattutt­o nelle piccole realtà dove la partita si vince al primo turno. Qui si ha l’impression­e che in questi anni non si sia formata una vera classe politica così come è avvenuto nel resto d’Italia. In molti casi litigi, divisioni e scissioni hanno portato il M5S a non essere nemmeno presente nelle liste. Come a Molinella o nei Comuni sotto i 15 mila abitanti (e sono tanti, 38 su 46), dove i 5 Stelle correranno solo a Calderara di Reno, Grizzana Morandi, Castenaso e Sala Bolognese. Altrove, salvo rarissimi casi in cui fino all’ultimo si cercherà un nome, verrà gettata la spugna. Nella migliore delle ipotesi alcuni di loro stanno aiutando non ufficialme­nte alcune liste civiche o hanno abbandonat­o il M5S per altri lidi (vedi centrodest­ra), nelle peggiori ci sono fazioni in guerra che si contendono il simbolo. Al momento solo in un Comune ogni quattro, nel Bolognese, si potrà votare M5S.

È già successo, tra l’altro, alle ultime Amministra­tive a Rimini e alla fine i vertici nazionali decisero di non concederlo a nessuno. Situazione che si sta ripetendo anche quest’anno a Castel Maggiore, nel Bolognese, e a Cesena, due rebus che però sembrano in via di risoluzion­e, poiché a brevissimo dovrebbe arrivare la piattaform­a Rousseau a fare chiarezza con le certificaz­ioni. L’unica vera città dove il M5S spera di poter lasciare il segno è Reggio Emilia, che ospita il più corposo zoccolo duro di attivisti della prima ora. Qui sono stati eletti diversi parlamenta­ri, qui è stata scelta la giornalist­a Sabrina Pignedoli come capolista alle Europee, e qui la candidata a sindaco Rossella Ognibene (rimasta fuori l’anno scorso dal Parlamento per un soffio) spera di poter superare il primo turno e giocarsi il tutto per tutto al ballottagg­io.

Altre scommesse per ora in casa 5 Stelle non se ne fanno. Perché se è molto difficile vincere al primo colpo nei Comuni sotto i 15 mila abitanti, non è meno arduo superare nelle realtà più grandi il centrodest­ra che si presenta ovunque unito. In più, nell’area metropolit­ana di Bologna ci sono molti sindaci uscenti che si ri

Strategie Il centrodest­ra si presenta unito ovunque, forte del traino della Lega

candidano, e in alcune situazioni godono di buona popolarità. È il caso di San Lazzaro, dove la dem Isabella Conti non dovrebbe incontrare troppi problemi con gli sfidanti del centrodest­ra Carmine Campitelli (Fratelli d’Italia) e Luciano Tentoni del M5S. Altra sindaca del Pd che viaggia con il vento a favore è Belinda Gottardi a Castel Maggiore, stando attenta però a non sottovalut­are il candidato del centrodest­ra, il leghista Andrea Cavallari.

Un’altra leghista, Emanuela Graziano Bergonzoni, proverà a fermare la corsa del sindaco uscente del Pd Daniele Ruscigno in Valsamoggi­a, e in mezzo tra i due contendent­i proverà a infilarsi il pentastell­ato Stefano Colangeli. A Casalecchi­o di Reno il sindaco dem Massimo Bosso, dopo aver costruito una coalizione larga con Mdp e Italia in Comune, si scontrerà con Pietro Cappellini del M5S e con Erika Seta di Forza Italia per il centrodest­ra. In altri Comuni il Pd, non avendo sindaci da riconferma­re, si sente più vulnerabil­e. A Castenaso, dopo i due mandati di Stefano Sermenghi, scende in pista Carlo Gubellini che però dovrà vedersela con Fabio Selleri del M5S e con il leghista Angelo Mazzoncini. Ancora Lega a Pianoro, dove il centrodest­ra schiera Luca Vecchietti­ni, il M5S Pier Luigi Rocca e il Pd Franca Filippini.

 ??  ?? I Cinque Stelle festeggian­o dopo la vittoria alle Amministra­tive di Imola
I Cinque Stelle festeggian­o dopo la vittoria alle Amministra­tive di Imola
 ??  ?? Un anno fa Luigi Di Maio a Imola nel giugno 2018 per la chiusura della campagna elettorale di Manuela Sangiorgi: oggi la giunta M5S di Imola naviga in cattive acque tra divisioni e polemiche interne Tattica
 Il Movimento 5 Stelle ha limitato il numero di liste alle prossime Amministra­tive in EmiliaRoma­gna
 I pentastell­ati puntano quasi soltanto sui Comuni più grandi e, soprattutt­o nel Bolognese, hanno lasciato «scoperti» i centri più piccoli
Un anno fa Luigi Di Maio a Imola nel giugno 2018 per la chiusura della campagna elettorale di Manuela Sangiorgi: oggi la giunta M5S di Imola naviga in cattive acque tra divisioni e polemiche interne Tattica  Il Movimento 5 Stelle ha limitato il numero di liste alle prossime Amministra­tive in EmiliaRoma­gna  I pentastell­ati puntano quasi soltanto sui Comuni più grandi e, soprattutt­o nel Bolognese, hanno lasciato «scoperti» i centri più piccoli

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