L’assedio leghista nelle roccaforti di Reggio e Ferrara
Un test cruciale prima di affrontare la madre di tutte le sfide, le Regionali di fine anno. Questo e molto di più rappresenta per il centrodestra il voto nei cinque Comuni capoluogo dell’Emilia-Romagna. Tra i partiti che formano la coalizione — Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia — è stata già delineata una classifica delle città più contendibili, seguendo l’adagio che ha accompagnato le ultime Amministrative: al ballottaggio tutto cambia con i possibili voti in soccorso del M5S (o viceversa, come nel caso di Imola, dove i pentastellati l’anno scorso hanno vinto grazie anche ai voti della Lega).
La prima città in lista è Ferrara, che al netto degli scongiuri viene considerata dal centrodestra come una sfida a portata di mano. Tra socialisti e comunisti prima e PdsDs-Pd poi, il centrosinistra qui governa dal Dopoguerra. Non si tratterebbe della prima roccaforte rossa persa per il partito di Nicola Zingaretti, ma farebbe comunque molto male in un momento in cui il segretario nazionale vuole provare a risollevare il partito dalle macerie del 4 marzo di un anno fa. Solo che la candidatura del capogruppo regionale della Lega Alan Fabbri, già in corsa per la presidenza della Regione nel 2014, è davvero molto insidiosa. Dopo dieci anni di amministrazione del sindaco Tiziano Tagliani, il Pd si affida all’assessore ai Lavori pubblici e Mobilità Aldo Modonesi, mentre il Movimento 5 Stelle arriva provato da una scissione interna e candida Tommaso Mantovani.
Il centrodestra è convinto che il risultato non sia stato ancora scritto anche altrove. È il caso di Forlì, dove il dem Giorgio Calderoni avrà vita più complicata rispetto al suo collega di partito Enzo Lattuca, impegnato a non cedere agli avversari Cesena. Entrambi sono candidati a sindaco per la prima volta, anche se a un mese abbondante dalle
La città amministrata da Muzzarelli è forse il capoluogo dove il Pd è più sereno
urne trema di più Calderoni, che dovrà arginare la corsa del candidato del centrodestra, l’attuale sindaco di Meldola Gianluca Zattini, mentre il M5S schiera il consigliere comunale uscente Daniele Vergini. Oltre a Ferrara e Forlì il centrodestra sogna anche di impedire a Reggio Emilia, con il civico Roberto Salati, il bis del sindaco dem uscente Luca Vecchi (e lo stesso proverà a fare il M5S con Rossella Ognibene).
Modena è una città molto più difficile da conquistare. La ricandidatura del sindaco uscente del Pd Giancarlo Muzzarelli è ostica, sia per il commercialista del centrodestra Stefano Prampolini che per il pentastellato Andrea Giordani. La speranza, ancora una volta, è arrivare al ballottaggio, che può invertire i rapporti di forza del primo turno. Con un occhio però a quel che accade dentro al governo tra Lega e Movimento 5 Stelle. Perché una crisi romana, a poche settimane dal voto delle Amministrative, potrebbe mettere i due elettorati uno contro l’altro.