Sognando New York: ecco DumBo
Nelle aree dell’ex Ravone nasce un distretto culturale che si ispira a quello americano
L’hanno chiamato DumBo e, almeno per quattro anni, sarà un nuovo distretto culturale e sociale della città. Parliamo del Ravone, l’ex scalo merci ferroviario tra via Casarini e i Prati di Caprara: la società Fs Sistemi Urbani ha messo a bando per un uso temporaneo a fini culturali e aggregativi un terzo dell’immensa area di oltre 120 mila mq, vinto da Eventeria e Open Group.
Il primo evento è in programma dal 10 al 12 maggio.
Taglio del nastro con contestazione, ieri mattina, per l’inaugurazione della nuova Roveretolo, la strada di collegamento tra via Bertalia, via Zanardi e la rotonda Gualandi che crea un canale diretto per arrivare alla tangenziale dalla zona Noce-Pescarola.
«Così creiamo una via di fuga per il traffico verso la tangenziale», sottolinea l’assessore alla mobilità Irene Priolo, «salvaguardando le scuole Silvani», aggiunge il presidente del Quartiere Navile Daniele Ara. Non sono d’accordo però tre agguerrite signore dei comitati del Navile e del Lazzaretto che si sono presentate per contestare l’opera. «Abbiamo raccolto 700 firme — annuncia Simona Corsini, presidente del comitato Salviamo il Quartiere Navile — e le presenteremo in Comune». Inoltre, avverte, «con l’aiuto dei consiglieri di Forza Italia valuteremo se fare anche un esposto in Procura». A dire dei residenti, la nuova Roveretolo «renderà la zona invivibile» e creerà ingorghi di traffico.
Il vero pomo della discordia è però via del Pane. I comitati ricordano che nel progetto (l’accordo tra Comune e Rfi per realizzare l’opera risale al 1997) era prevista anche la realizzazione di un sottopasso carrabile, per bypassare il passaggio a livello. «Sarebbe costato 400 mila euro — spiega Corsini — ma non è stato fatto perché sono state riscontrate delle criticità. Vogliamo sapere quali, secondo noi si può fare». Il sottopasso di via del Pane in realtà non è stato realizzato per problemi tecnici legati condutture e tubazioni. E ora, grazie alla nuova Roveretolo, rimarrà definitivamente sulla carta. Già oggi, del resto, la sbarra in via del Pane rimane abbassata spesso e per lungo tempo, incrociando la linea ferroviaria Bologna-Padova.
«Il sottopasso carrabile avrebbe comunque lo scopo di condurre i cittadini in tangenziale o in centro — spiega Priolo — quindi crediamo che una viabilità con una portata maggiore come può essere la nuova Roveretelo sarà sicuramente più utile e più preziosa a tutto il quartiere. I cittadini potranno avere un asse di scorrimento parallelo a Marco Polo, sgravando le vie interne». Il progetto della nuova Roveretolo, che comprende anche due nuove rotatorie e una pista ciclabile che corre lungo i 600 metri di strada, ha visto un investimento di 2,4 milioni di euro da parte di Rfi.