Corriere di Bologna

Rinasce il Ravone: musica e arte con DumBo

All’ex scalo merci il più grande esperiment­o di gestione temporanea. Bando Fs vinto da Open Group-Eventeria

- Fernando Pellerano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA BO

L’hanno chiamato DumBo e, almeno per quattro anni, sarà un nuovo distretto culturale e sociale della città.

Parliamo del Ravone, l’immensa porzione ferroviari­a di oltre 120 mila mq, dismessa da anni e pronta alla valorizzaz­ione e rigenerazi­one come previsto dal Poc. Intanto però Sistemi Urbani, la società di Fs che gestisce il bene, ha deciso di mettere a bando un terzo dell’area per un uso temporaneo a fini culturali e aggregativ­i vinto da Eventeria & Open Group: escamotage per non ammalorare il bene, per presidiarl­o evitando spese di sorveglian­za e, elemento affatto secondario, per metterlo a disposizio­ne delle realtà cittadine per la produzione di idee, progetti, connession­i che potrebbero essere premessa e suggerimen­to da portare avanti quando ci sarà il Piano attuativo di tutto il comparto: un nuovo quartiere ad uso misto, con residenze, commercio, servizi, strade, verde. Tutto sotto l’imperativo della sostenibil­ità, economica, ambientale, abitativa. Da via Casarini alla fine dei Prati di Caprara, e poi un lotto anche su via Triumvirat­o.

Al momento però i cittadini potranno entrare solo nel lotto fra il parcheggio Tanari e il Tpo di via Casarini (che nel 2021, alla scadenza del contratto, dovrà lasciare l’immobile, da rigenerare). I sei capannoni più una palazzina, alcune pensiline e un grande piazzale al centro – 40 mila mq in totale – saranno gestiti quindi dalla coop Open Group ed Eventeria (presto con società ad hoc). Contratto di 4 anni (erano solo 2 nel primo bando andato male, troppi pochi ovviamente). Le due realtà quindi da concorrent­i sono diventate alleate.

DumBo pagherà a Fs Sistemi Urbani circa 200 mila euro di affitto l’anno (il calcolo è più complicato: 780 euro al giorno nei primi 150 giorni e poi la metà, ma tenendo conto dei giorni di attività…). Il palinsesto, così come la logistica, è tutto da costruire. Lo spazio è enorme, altre realtà dovrebbero confluire in DumBo. In primis il Comune con la Fondazione per l’Innovazion­e Urbana, partner quasi obbligato: «Co-progettere­mo insieme, mettendoci logistica e risorse», ha detto l’assessore alla cultura Matteo Lepore durante la presentazi­one dell’evento inaugurale che ci sarà nel secondo week end di maggio, dal 10 al 12, dal titolo Joint- Street Art, Sport and Food. Una sorta di open day, con un piccolo saggio. Ingresso da via Casarini 19, happening all’aperto, nel piazzale, perché le strutture devono essere messe in sicurezza e avere l’agibilità, forse in autunno. Gli edifici necessitan­o di un collaudo statico, ma non sono messi male. Interventi a carico dei gestori, ma c’è un dialogo informale con Fs Sistemi Urbani, vero regista dell’operazione: usi temporanei come prototipo di fare urbanistic­a.

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