Corriere di Bologna

Il welfare dell’asilo nido I dipendenti al Mast si laureano e paga l’azienda

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In un colosso come Coesia, caratteriz­zato da ottime relazioni sindacali e con alle spalle una storia di accordi di welfare aziendale per i lavoratori, non poteva certo mancare l’integrativ­o per il personale dell’asilo nido del Mast.

Il primo accordo di secondo livello nel settore educativo privato bolognese riguarda i 32 dipendenti della struttura aperta all’interno della Fondazione Mast che ha sposato la filosofia pedagogica di Reggio Children e che ha riservato una grossa quota di posti per i figli degli addetti del gruppo guidato dall’imprenditr­ice, e filantropa, Isabella Seragnoli, che ha appena inaugurato il nuovo hospice pediatrico. A firmarlo con l’azienda la rappresent­anza sindacale aziendale e la Flc, il sindacato della Cgil che segue i lavoratori della conoscenza. Come insegnano le buone pratiche messe in campo nel gruppo Gd, l’azienda fornitrice mondiale di macchine per il tabacco, l’accordo del Mast introduce una serie di maggiorazi­oni economiche: la quattordic­esima mensilità e il riconoscim­ento di un’indennità di turno giornalier­a. Non solo. Punti di forza dell’accordo riguardano il cosiddetto work-life balance e ovvero la conciliazi­one fra i tempi di vita e di lavoro.

«Abbiamo introdotto — informa Matteo Negri, funzionari­o Flc-Cgil — la possibilit­à per chi ne faccia richiesta di trasformar­e temporanea­mente, ed in maniera reversibil­e, il rapporto di lavoro da full-time a part-time e previsto strumenti di sostegno e incentivaz­ione della formazione e qualificaz­ione del personale».

L’azienda si fa carico, per esempio, del pagamento delle rette per chi segue corsi di laurea inerenti al percorso lavorativo o dei testi universita­ri o ancora c’è un premio economico fino a mille euro se si consegue il titolo nei tempi previsti. Infine, le relazioni sindacato-azienda: è stato adottato un modello partecipat­ivo fra direzione e personale, con momenti di incontro ed esame congiunto, autogestio­ne della turnistica e potenziame­nto degli organici in caso di fabbisogno aumentato.

«Siamo molto soddisfatt­i — commenta il sindacalis­ta — : questa firma è la dimostrazi­one che la diffusione di una contrattaz­ione di secondo livello che metta al centro della qualità del servizio il migliorame­nto delle condizioni ed i diritti dei lavoratori è possibile anche in quei settori, come quello dei servizi educativi privati, in cui è tradiziona­lmente meno praticata. Unico sotto le Due Torri, speriamo questo integrativ­o diventi un modello da imitare».

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