Martino: «Finiamo in bellezza»
Salutare l’A2 con stile, anche se con la squadra dimezzata. È l’ultimo obiettivo della Fortitudo, stasera al PalaDozza contro Roseto (20.30, diretta Trc), ultima partita dopo quattro anni in un campionato che spera di non dover rigiocare per un bel pezzo. Considerando poco più che amichevoli le due gare dell’inutile finale con la prima dell’Ovest (Roma, se vince stasera a Legnano, o Capo d’Orlando), sarebbe brutto lasciare con una sconfitta, la terza in fila. «Noi vorremmo far bella figura fino alla fine, non è la voglia di giocarcela che ci manca, il problema è che la squadra sta pagando gli sforzi fatti in precedenza» avverte però Antimo Martino. Pini, Benevelli e Sgorbati ancora fuori, probabilmente fermo anche Rosselli, è una Lavoropiù con sei soli giocatori sani, alcuni dei quali peraltro in riserva di energie, e con motivazioni ormai evaporate da un pezzo. Dopo le mosce trasferte di Forlì e Cagliari, l’Aquila proverà a ritrovare se stessa, ma è chiaro che è non è più la squadra che ha stravinto il campionato. «Non sarà facile» prevede Martino. Che per amore o per forza dovrà dare tanti minuti ai suoi, di ragazzini, contro una Roseto che qualcuno - esagerando, ma tanto per dare un’idea ha paragonato all’Ajax: 10 su 14 nel ritorno, in vetrina una brigata di ragazzini (Akele, Rodriguez, Eboua, Nikolic) di cui segnarsi il nome. A seguire, nuova sbandierata dei tifosi, in corteo dal palazzo fino a Piazza Maggiore, appendice di festa diciannove giorni dopo la promozione.