La Virtus risorge senza Chalmers
A Reggio fuori Chalmers e Qvale. Djordjevic ritrova punti e fiducia ma i playoff restano lontani
Rompe il tabù Reggio Emilia, la Virtus. La vittoria ritrovata al PalaBigi dopo 13 anni ha però un sapore agrodolce, perché in classifica sostanzialmente non cambia nulla. I risultati dagli altri campi, infatti, non aiutano la Segafredo che torna al successo dopo tre sconfitte consecutive ma resta a quattro punti dall’ottavo posto, oggi occupato da Avellino e Sassari, con tre sole giornate da giocare. Reggio Emilia resta invece in penultima posizione con un calendario non certo agevole da qui alla fine, soprattutto per quello che si è visto in campo.
La Virtus ha dominato il primo tempo grazie all’intensità difensiva, come spesso le succede ha pensato di aver già vinto senza bisogno di sbucciarsi ancora le ginocchia e si è quindi fatta sorpassare in avvio di ripresa, poi ha ripreso il controllo con una accelerata a fine terzo quarto dopo essersi ricollegata con la partita. È stata la serata di Pietro Aradori e Filippo Baldi Rossi, che in quel momento sono saliti in cattedra con 17 punti su 21 di squadra una volta che la Reggiana aveva messo il naso avanti dopo essere riemersa dal 32-46 dell’intervallo al 5856 del 26’. Numeri che fanno capire quello che è successo in quell’avvio di secondo tempo: dopo aver concesso 32 punti nell’intero primo tempo, la Segafredo ne lascia 26 in sei minuti di ripresa, fra mollezze varie e rientri difensivi pigri.
Di Aradori e Baldi Rossi si è detto, gli altri padri di questa vittoria sono sicuramente Kevin Punter che ha prodotto la sua solita fiammata per il +17 del secondo quarto facendo rimpiangere la tribuna punitiva nella partita con Brindisi di domenica scorsa, terminata a soli 61 punti segnati. Poi, tenuto ai box Chalmers nel turnover degli stranieri, non casualmente anche Tony Taylor ha ritrovato la sua leadership con una regia molto oculata (7 assist) e un controllo totale sulla partita. I suoi cioccolatini hanno imboccato Moreira all’inizio (20-29), poi con 12 punti di Punter e 8 di Aradori la Segafredo era andata in fuga sul finire del secondo quarto (29-46).
L’incubo si manifesta al rientro dagli spogliatoi con la guardia abbassata. Dixon e Aguilar scappano da tutte le parti, in cinque minuti è pareggio (50-50), poi addirittura sorpasso (58-56 al 26’). Nel momento più critico sono Aradori e Baldi Rossi a rimettere le cose a posto, con un parziale di 12-0 che si allunga a 21-2 per il 60-77 che consente di arrivare al 40’ senza troppi patemi. Una serata confortante in vista della Final Four.