Corriere di Bologna

Un’altra impresa dei rossoblù, Sinisa si prende mezza salvezza

Altro capolavoro di Mihajlovic, il Bologna travolge la Samp e stacca l’Empoli sconfitto in casa dalla Spal. Sabatini lascia i blucerchia­ti e ammicca: «Io rossoblù? Possibile»

- Mossini, Pellerano

Vittoria pesantissi­ma per il Bologna al Dall’Ara contro la Sampdoria regolata per 3 a 0. L’Empoli diretto concorrent­e per la salvezza ha perso in casa e ora è a meno cinque punti dai rossoblù.

Manca poco, ma non è finita. Profuma di A il 3-0 rifilato alla Samp. Pomeriggio felice al Dall’Ara, e negli altri campi: la Spal che sbanca Empoli, il Sassuolo ferma l’Udinese, il Torino stende il Genoa. Aria di festa con i toscani a 5 punti, lunedì prossimo in visita a Bologna. Manca poco, ma non è finita. Adesso non arriva il difficile, ma l’ora della maturità: gestire la rincorsa e il vantaggio conquistat­o con merito, aggiungere altre soddisfazi­oni per dare ulteriore luce a questo solare 2019. Vediamo se lo slancio costruito da Mihajlovic sbloccherà le finanze del magnate canadese, come sognano in tanti: in mezzo però, per investire e valorizzar­e bene, servono un ds capace e un allenatore ancora di più.

Il futuro di Sinisa a Bologna dipenderà dalle scelte che vorrà fare Joey Saputo. In uscita Bigon, a prescinder­e dalla salvezza, ieri Walter Sabatini, collega su sponda Doria con Osti, non ha escluso di essere con i rossoblù in ritiro questa estate: «Possibile». Ma la news è a fine partita: lite negli spogliatoi con Ferrero e dimissioni immediate del ds. Intanto si pesano i numeri europei di Mihajlovic: 20 punti in 12 partite, media punti 1.66, proiezione a 63 ovvero zona Europa. Su come Sinisa abbia rivoltato la squadra come un calzino (e con tre importanti innesti: necessari in un impianto debole, nonché depresso da un tecnico scarso) l’abbiamo raccontato più volte e ieri l’abbiamo rivisto in tutta la sua concretezz­a e consapevol­ezza. Un altro dato non secondario: ultime tre gare senza subire gol.

E dire che mezzo stadio quando sono state diramate le formazioni ha storto parecchio il naso: Krejci terzino sinistro al posto dello squalifica­to Dijks. Come a Bergamo, dove andò male. Miha spiegherà poi il perché e il per come: in ogni caso il risultato e la prestazion­e (un assist e più attenzione in difesa) danno ragione al serbo. Stessa cosa per aver scelto Dzemaili in mediana al posto di Poli: un suo gran gol, potenziale 1-0, annullato dal Var. Confermato l’attacco mobile con i 4 «piccoli» davanti nel 4-2-3-1. È un tridente pericoloso quello schierato da Giampaolo nel suo 4-3-1-2 con Ramirez dietro a Quagliarel­la (mai un gol al Dall’Ara, come Palacio…) e a Defrel (nullo). Fa caldo, le prime battute sono stanche, si palleggia e non si affonda. Samp in ampiezza, Bologna per vie centrali, non succede niente. La sveglia al 25’: Audero salva su Orsolini, palla a Soriano che sbaglia un gol facile. Poco dopo gran gol annullato a Dzemaili, palla fuori sul cross di Krejci. Ancora Audero su tiro a giro dell’esterni ascolano e nuovo errore, di testa, di Soriano da due passi: un film già visto, ma con sensazioni diverse perché la Samp (seppur superiore nel possesso palla) non è né la Roma né la Juve. Nella ripresa la svolta, grazie anche ad Audero. Al 55’ Sansone subisce fallo al limite, tira Pulgar al sette, il portiere Samp smanaccia male, arriva Tonelli, autogol di coscia. Samp stordita, rossoblù a caccia dei palloni vaganti. Al 69’ Tonelli su Palacio, punizione defilatiss­ima, Pulgar sul secondo palo nel sette: capolavoro. Sesta rete da calcio piazzato, capocannon­iere con Santander. Una parata di Skorupski su Defrel, i cambi giusti di Sinisa e all’83’ la perla finale di Orsolini ringrazian­do Audero. Fra 8 giorni un altro esame con l’Empoli. Manca poco, ma non è finita.

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