In trasferta da Rimini per l’Under 21: «Beffati e multati dai vigili»
Sanzione sulla sosta: «Ma per i vigili era ok»
La felicità per la squillante vittoria dell’under 21 ha lasciato spazio alla rabbia per l’amara sorpresa dell’uscita. Un gruppo di ragazzi riminesi in trasferta ha ricevuto una multa di 200 euro per aver parcheggiato l’auto sul verde della Certosa: «Ma sono stati i vigili a dirci di andare lì, per loro era tutto ok. Faremo ricorso», assicurano.
Prima l’esultanza sugli spalti del Dall’Ara per la vittoria degli azzurrini contro la Spagna, poi di ritorno dallo stadio, l’amara sorpresa. Una multa da 100 euro in bella mostra sul parabrezza delle loro due macchine parcheggiate in un prato adiacente all’area di sosta di Largo Vittime dei Lager Nazisti.
Una sanzione che proprio non va giù agli otto riminesi arrivati domenica sera dalla Riviera per assistere al match inaugurale del Campionato
L’auto in Certosa Il verbale di 200 euro è stato notificato a otto riminesi domenica in trasferta al Dall’Ara
” Scarsa organizzazione, faremo ricorso perché ci han detto di andare lì
Europeo Under 21. «Più che una sorpresa una vera e propria beffa», spiega Alessandro Giordani, riminese di 21 anni, proprietario di una delle due macchine multate. «Siamo arrivati in zona stadio alle 19 e non solo abbiamo trovato il classico ingorgo ma abbiamo dovuto fare i conti anche con la totale assenza di parcheggi», racconta. «Proprio per evitare inutili sanzioni — ricorda — abbiamo chiesto ad alcuni agenti della Municipale di indicarci un posto in cui poter parcheggiare e loro ci hanno suggerito di raggiungere il parcheggio della Certosa». Che però a due ore dall’inizio del match tra Italia e Spagna era già pieno. «Gli stalli regolari erano già tutti occupati, a quel punto abbiamo deciso di parcheggiare sul prato adiacente alla Certosa. E non siamo di certo stati gli unici».
Anche se le due macchine erano state parcheggiate dai ragazzi su un’area verde non delimitata da strisce blu o bianche, in una posizione quindi che per loro stessa ammissione poteva anche lasciare intendere che il rischio di incappare in una sanzione fosse concreto, Giordani non si dà pace. «Ripeto è stata una beffa — spiega ancora il ventunenne riminese — abbiamo fermato le macchine su un prato, è vero. Peccato però che quando siamo scesi ci siamo trovati di fronte gli agenti della Municipale. C’è stato anche uno scambio di sguardi ma nessun agente si è permesso di dire nulla né a noi né alle tante altre persone che avevano appena parcheggiato nella stessa area».
Sotto accusa, a detta dei giovani, un particolare comunque non da poco. «Il foglietto che abbiamo trovato sul parabrezza non è il verbale di una multa ma un avviso di accertata violazione per sosta vietata su area verde». In pratica, si tratta di un documento prestampato che indica che la sanzione verrà recapitata ai destinatari entro due mesi e che la multa è dovuta alla violazione dell’articolo 24 del Regolamento comunale del verde pubblico e privato. I ragazzi hanno spiegato che faranno ricorso. «Nel documento — dice ancora Giordani— c’è scritto che la contestazione non poteva essere immediata per via della nostra assenza durante l’accertamento, eppure, ripeto, alcuni agenti ci hanno visto scendere dalle auto. Perché non ci hanno detto nulla?».