Corriere di Bologna

«La crisi dei partiti lascia i primi cittadini ancora più soli»

- Stefano Sermenghi Ex sindaco di Castenaso © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«G” Non aiutano le guerre fra Comuni, che si scaricano le responsabi­lità

entile direttore, la ringrazio per il suo intervento, anche se arriva in ritardo. Tutto ciò che scrive è verissimo ma è troppo tardi per intervenir­e perché il sindaco oggi è una figura isolatissi­ma. Ho fatto il sindaco per due mandati e ti senti veramente solo, sei svuotato di molti dei poteri che aveva un tempo il primo cittadino, ci sono le Unioni dei Comuni, la Città metropolit­ane, la Regione e molte delle cose che più ti addebitano non sono di tua competenza. Mi spiego. Quando i cittadini si lamentano che le strade sono sporche, non puoi chiamare i tuoi dipendenti e dire di andarle a pulire, è Hera ad essere competente. Quando ti scrivono per lamentarsi che i cassonetti dei rifiuti non vengono svuotati, è ancora Hera ad essere responsabi­le. Quando ti scrivono per lamentarsi della fila al Cup, ancora una volta non sei tu il responsabi­le. Invece il cittadino, qualsiasi cosa succeda, viene da te, è sempre colpa del sindaco, c’è una solitudine intrinseca molto pesante. E la crisi dei partiti ha peggiorato la situazione. E il partito dei sindaci non si può più fare.

Se guardiamo al nostro ambito metropolit­ano, ormai è scontro tra i sindaci, per risolvere il tuo problema lo scarichi sul Comune a fianco. Dieci anni fa avevo proposto un Unione dei sindaci, oggi non sarebbe possibile. Basta guardare cos’è successo con la concession­e per la raccolta dei rifiuti, scaduta nel 2011 e prorogata a Hera e la guerra che ha scatenato perché non c’è più un partito che dice cosa si deve fare. E parliamo infine della retribuzio­ne. In un Comune come Castenaso, con tutte le responsabi­lità che ci sono, i servizi da gestire e i rischi che si corrono, il sindaco prende appena 1.300 euro al mese. Cifra su cui paga l’aliquota di tasse in base al suo reddito. Questo comporta il rischio che la selezione sia al ribasso, ovvero che decida di correre chi non ha di meglio da fare. A uno che fa il manager ed è pagato dieci volte di più con molte meno responsabi­lità chi glielo fa fare...

Grazie direttore per il suo intervento, ma l’aiuto oggi andrebbe a far sì che cambi il sistema normativo che regola questa figura. Bisogna cambiare le leggi, fare Comuni più grandi con sindaci che abbiano poteri veri. Altrimenti resteranno amministra­tori chiamati a risolvere bagatelle di condominio.

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