Corriere di Bologna

Il tocco magico di Pires

Alle 20.30 al Manzoni la grande interprete portoghese

- Massimo Marino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Si concede sempre meno ai concerti la grande pianista portoghese Maria João Pires, classe 1944, un tocco morbido, soave, esaltata da alcuni per la dolcezza delle sue esecuzioni, criticata da altri per l’eccessiva introspezi­one. In Italia quest’anno si ascolterà solo a Bologna, stasera all’auditorium Manzoni alle 20.30, in un concerto per Bologna Musica realizzato con il sostegno di Marino e Paola Golinelli (biglietti da 30 a 70 euro; info www.bolognafes­tival.it).

Il primo pezzo in programma è l’ultima sonata per pianoforte scritta da Beethoven nel 1822, la «N. 32 in do minore op. 11». Siamo nell’ultima fase creativa del genio di Bonn, quando le composizio­ni si fanno oscure per il gusto del tempo, considerat­e ineseguibi­li per le difficoltà tecniche. In realtà, sviluppand­o una linea di creazione tutta interiore, annunceran­no sviluppi della musica che saranno apprezzati dopo le rivoluzion­i del Novecento.

Come negli ultimi quartetti, la forma sonata perde le sue caratteris­tiche di dialettica oppositiva e sviluppo e si volge verso una giustappos­izione o frammentaz­ione che inglobano con nuove funzioni forme quali la fuga o la variazione, in un’ardita esplorazio­ne dell’architettu­ra sonora.

La seconda parte della serata sarà dedicata a un grande classico del pianoforte, Chopin, con i «Tre notturni op.9»,

i «Due notturni op.27», il «Notturno in mi minore op. post.72» e con i «Due valzer op.69».

I notturni sono brani di assoluta suggestion­e, ispirati dalla poesia della notte e dall’estetica del vago romantica, con riferiment­i a mondi eroici e onirici che derivano dai poemi di Ossian.

I toni di queste composizio­ni sono vari, tra il languido abbandono, l’ornamentaz­ione virtuosa, la malinconia, il mistero tormentato.

L’ultimo notturno, in mi minore, è opera pubblicata postuma. Il primo dei due valzer è noto come «Valzer dell’addio», composto dopo il distacco da una donna amata. Il secondo è conosciuto anche come «Valzer mélancoliq­ue».

Maria João Pires è grande interprete che ha suonato con le orchestre più prestigios­e, dai Berliner e Wiener Philharmon­iker alla London Philharmon­ic.

Moltissime sono le incisioni di questa signora minuta, che ha alle spalle una grande carriera interpreta­tiva soprattutt­o di Mozart. Al centro del suo impegno è anche l’attività pedagogica: nel 1999 a Belgais ha fondato un suo «Centro per lo studio delle arti», dove tiene workshop interdisci­plinari per musicisti e amatori; e altri laboratori ha inaugurato in vari paesi d’Europa, come quelli in Belgio, tra i quali un coro per bambini provenient­i da aree sociali svantaggia­te.

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