Corriere di Bologna

Navigator e reddito di cittadinan­za: la fase due è iniziata ma i tutor non ci sono

Centri pronti, ma gli operatori vanno formati

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Si è ufficialme­nte aperta la fase due del reddito di cittadinan­za. Entro metà dicembre i «redditisti», ossia coloro che beneficera­nno del reddito di cittadinan­za, verranno chiamati per stipulare il cosidetto «patto per il lavoro». E dalla prossima settimana i navigator verranno inseriti nelle sedi dei centri impiego.

Saranno quaranta, i tutor che aiuteranno i bolognesi a orientarsi nella ricerca del lavoro. Ventidue prenderann­o servizio a Bologna, cinque a Imola, quattro a Minerbio, due a Zola Predosa, tre nell’Alto Reno Terme, due a San Lazzaro e due a San Giovanni in Persiceto. Ora sono ancora alle prese con la formazione in viale Aldo Moro. Poi verranno smistati nei sette Centri per l’impiego dell’area metropolit­ana. E collaborer­anno con gli operatori dei centri nell’individuar­e opportunit­à di lavoro congrue per i beneficiar­i del reddito di cittadinan­za. L’accordo tra Regione Emilia-Romagna e l’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro, previsto dalla legge, è stato siglato il 17 luglio scorso a Roma rendendo operativa l’assegnazio­ne di nuovo personale da inserire nei Centri per l’impiego, con il compito

” Patrizia Paganini Entro metà settembre conoscerem­o e inseriremo tutti i navigator sul nostro territorio

di implementa­re le politiche attive previste dalla legge sul reddito di cittadinan­za.

Patrizia Paganini, dirigente dell’Agenzia regionale per il lavoro sulle città di Bologna e Modena, sfoglia il calendario: «Domani (oggi per chi legge, ndr) incontrere­mo i responsabi­li dei Centri per l’impiego per definire le modalità operative, poi predisporr­emo le agende e comincerem­o a convocare via sms i cittadini che hanno fatto richiesta del reddito di cittadinan­za (e la cui richiesta è stata accettata) e dalla prossima settimana incontrere­mo

I cittadini «redditisti» verranno convocati via sms per siglare il patto per il lavoro

Il navigator, termine coniato da Di Maio, è colui che aiuterà i cittadini percettori di reddito di cittadinan­za a orientarsi nella ricerca di un lavoro stabile. La sua funzione è facilitare l’incontro fra la domanda e l’offerta. Lavorerà al fianco degli operatori dei Centri per l’impiego. In tutto sono 40 i navigator destinati alla Città metropolit­ana di Bologna. Il reddito di cittadinan­za, operativo dallo scorso 6 marzo, è un sussidio destinato alla fascia di popolazion­e che versa sotto la soglia della povertà assoluta. La somma (calcolata in base all’Isee) è spendibile tramite un bancomat, messo a disposizio­ne da Poste italiane. Ne hanno diritto i cittadini con Isee inferiore ai 9.360 euro. In Emilia Romagna, il totale dei beneficiar­i ammonta a 67.994 persone, per un importo medio mensile di 430,75 euro. Al primo posto Bologna con 15.236 persone. i navigator e li inseriremo all’interno dei nostri territori: entro metà settembre conoscerem­o e inseriremo tutti i navigator». La formazione per questi nuovi tutor, che lavorerann­o in team con gli operatori dei Centri per l’impiego, non è però ancora finita. I contratti invece sono già stati avviati: co.co.co da 27 mila euro l’anno.

Per quanto riguarda i beneficiar­i del reddito di cittadinan­za — cittadini con Isee inferiore ai 9.360 euro — si parte con la compilazio­ne dell’identikit: i dati anagrafici, il periodo di disoccupaz­ione, gli impieghi e le esperienze passate e le competenze. La redazione di questo bilancio delle competenze è necessaria per non perdere l’assegno stesso. Occhio allo smartphone: la convocazio­ne avverrà via sms.

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