Il volo del Marconi Impennata di ricavi L’utile a più 28%
La semestrale
L’aeroporto Marconi aumenta i suoi ricavi del 18,6%, raggiungendo quota 58,9 milioni di euro nei primi sei mesi del 2019, rispetto allo stesso periodo del 2018. Ancora maggiore è l’aumento dell’utile, cioè la differenza tra i ricavi e i costi di gestione, che sale del 27,8%. È stata incrementata anche la quota dei ricavi per i servizi non aeronautici che comprende parcheggi, affitto dei negozi, pubblicità’ a 21,1 milioni, in aumento del 7,2% . «I dati premiano la nostra strategia, che fa dell’equilibrio tra le varie componenti del business aeroportuale il principale driver di crescita aziendale», ha dichiarato l’ad Nazareno Ventola nel presentare la relazione semestrale. Ha annunciato anche nuove rotte e accordi con i vettori «in ottica di valorizzazione delle potenzialità dello scalo».
Insieme all’utile è aumentato il volume complessivo del traffico dei passeggeri che ha visto un incremento del 10,3%. Sui circa 4 milioni e mezzo di passeggeri transitati, il 78,5 % arriva e parte con voli internazionali. Il primo Paese estero per passeggeri trasportati è la Spagna (13,6% del totale), seguita dal Regno Unito (9,9%), Germania (9,8%) e Francia (5,6%). Più voli di linea, low cost e il ripristino dei charter per l’Egitto sono i fattori che hanno contribuito all’aumento del volume totale dei passeggeri. In flessione, invece il traffico merci (-6,7%). La crescita dei passeggeri è proseguita anche a luglio con 917.800 presenze e un aumento del +8,7%.
Al 30 giugno il patrimonio netto consolidato dello scalo ammonta a 166,7 milioni contro i 173,7 milioni del 31 dicembre. L'ammontare complessivo degli investimenti realizzati nel primo semestre è di 7,4 milioni.