Scuola d’infanzia e vaccini, 26 bambini restano fuori
Il Comune non fa più sconti: «I posti che si liberano subito a disposizione di chi è in lista d’attesa» Tra oggi e lunedì riaprono nidi e materne con 90 educatori e collaboratori di nuova assunzione
Ventisei bambini, non in regola con le vaccinazioni, sono stati esclusi dai servizi educativi del Comune di Bologna: per la precisione 3 dai nidi e 23 dalle scuole d’infanzia. «Hanno già ricevuto il provvedimento di decadenza per mancata presentazione della documentazione», spiega il Comune «lasceranno il posto ad altrettanti bambini in lista di attesa». Avviso per altre 169 famiglie non in regola.
Ventisei bambini, non in regola con le vaccinazioni, sono stati esclusi dai servizi educativi del Comune di Bologna: per la precisione 3 dai nidi e 23 dalle scuole d’infanzia. «Hanno già ricevuto il provvedimento di decadenza per mancata presentazione della documentazione — spiega il Comune —, sono per la maggior parte nuovi iscritti, che dunque lasceranno il posto ad altrettanti bambini in lista di attesa». Da questo anno scolastico dalla legge Lorenzin non si sfugge.
I 26 potrebbero non essere gli ultimi bambini fino a 6 anni a dover lasciare nidi e materne. Palazzo d’Accursio infatti ha mandato nei giorni scorsi una comunicazione a tutte le famiglie (169) ancora non in regola con la documentazione, invitandole a valutare se iniziare la frequenza del servizio, «al fine di non incorrere, dopo i preannunciati controlli, in successivi provvedimenti che potrebbero disporne l’interruzione nel corso dell’anno scolastico». Ad essere interessate a questo invito sono le famiglie che, dopo lo scambio dati tra Comune e Ausl del giugno scorso, hanno consegnato al Comune la richiesta formale di vaccinazioni o appuntamenti presentata all’Ausl. Il Comune spiega che i bambini le cui famiglie hanno presentato una formale richiesta di vaccinazioni sono attualmente 70 (13 al nido e 57 nella scuola d’infanzia), in maggioranza già iscritti ai servizi. I bambini che sono, invece, in possesso di un appuntamento per la vaccinazione e
Viale Aldo Moro ha ricordato che la decisione finale spetta a chi eroga il servizio
hanno, dunque, già cominciato il percorso vaccinale, sono 99 (65 al nido e 34 nella scuola d’infanzia), in prevalenza nuovi iscritti del nido. Questa documentazione è stata inviata dal Comune all’Ausl per gli adempimenti, perché per essere in regola i bambini devono essere effettivamente vaccinati.
A questo proposito il Comune ricorda ai genitori inadempienti che l’Ausl consente il libero accesso, in alcune giornate di calendario predefinite, per la somministrazione delle vaccini, anche senza fissare prima l’appuntamento. «Il calendario — sottolinea Palazzo d’Accursio — è stato comunicato per tempo a tutti gli interessati e copre un periodo di tre mesi fino al 15 settembre, proprio in ragione dell’avvio dell’anno scolastico. Pertanto, laddove dovesse essere riscontrato da parte dell’Ausl il permanere di una situazione di irregolarità vaccinale, il bambino non potrà frequentare il servizio, con contestuale decadenza dell’iscrizione». Anche la Regione ieri ha ricordato che la norma prevede sanzioni amministrative a carico delle famiglie dei minori 0-16 anni non in regola e che per quelli fino a 6 anni scatta anche l’impossibilità di frequenza ai nidi e alle scuole per l’infanzia.
Da oggi si parte. Le 76 scuole d’infanzia comunali a gestione diretta e indiretta apriranno le porte a oltre 5.300 bambini da 3 a 5 anni, che saranno accompagnati da 398 insegnanti, di cui 34 nuovi assunti, e 152 collaboratori scolastici, di cui 15 nuovi assunti. Lunedì prossimo, 9 settembre, apriranno anche i 49 nidi comunali, i 6 nidi comunali in concessione e i due spazi bambino: 431 educatrici (32 le nuove) e 273 collaboratori (13 i nuovi) accoglieranno oltre 2.900 piccoli di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni. A questi si affiancano tutti gli altri nidi privati e altri servizi educativi per la prima infanzia convenzionati che accolgono circa 840 bambini a cui si accede con tariffe calmierate grazie ai contributi comunali. Durante l’estate sono stati eseguiti manutenzioni per 2 milioni.