Corriere di Bologna

«Una comunità distrutta» La rabbia dei residenti: quella strada è pericolosa

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«Siamo pronti a offrire tutto il supporto possibile alla famiglia». Così, Matteo Montanari, sindaco di Medicina, interpreta il dolore e la voglia della sua cittadinan­za, stringendo­si più vicino possibile a chi è stato ferito da una «tragedia che colpisce tutta la nostra comunità. Siamo vicini al papà e preghiamo per la mamma e la bimba ancora ricoverate. Non possiamo dire tanto altro per ora — aggiunge il primo cittadino — in quanto si tratta di una famiglia da poco trasferita nella zona e ancora non molto conosciuta». Il sindaco ha intenzione di mettersi in contatto con i familiari della piccola Aurora nelle prossime ore, e farà sentire forte la vicinanza di Medicina.

Quella confermata dalle sue parole è stata infatti un’ondata di commozione che ha travolto anche i social e i gruppi animati dai residenti medicinesi. Su queste pagine però non sono mancati gli accenni critici e nemmeno qualche polemica riferita alla pericolosi­tà della strada in questione. C’è chi ha sottolinea­to il ripetersi di incidenti su quel tratto, chi sostiene di avere addirittur­a terrore a percorrerl­o, praticamen­te tutti a evidenziar­e«la velocità alla quale gli automobili­sti affrontano quelle strade strette e lunghe». Creando situazioni di pericolo costante. «In realtà — spiega il sindaco — la strada davvero pericolosa, perché dà la possibilit­à di aumentare l’andatura, è la trasversal­e. Sulla San Vitale invece si registrano pochi incidenti. Questo perché è paragonabi­le alla via Emilia, molto percorsa e dunque difficile che si possa correre, se non nei momenti di assenza di traffico. Quel tratto lì in particolar­e ha presenza di velox, uno comunale installato nel centro abitato e altri collocati dalla Città Metropolit­ana che ne ha la competenza, trattandos­i di una strada provincial­e. C’è il limite dei 90 chilometri orari. Difficilme­nte si verificano grossi incidenti e dopo l’installazi­one degli apparecchi di controllo sono diminuiti ulteriorme­nte». Anche la dinamica dell’accaduto «non sembra dipendere dalla velocità, credo che in questo caso si possa parlare di una fatalità».

All’accertamen­to delle cause stanno lavorando i Carabinier­i di Medicina che hanno effettuato i rilievi per stabilire la dinamica e dare un senso a questa enorme tragedia.

” Il sindaco Si erano trasferiti dalla Puglia a gennaio, preghiamo per loro

” I cittadini Su quelle strade strette e lunghe si corre troppo

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