La Metalcastello e la crisi tedesca L’ad: «Se si continua a innovare può diventare un’opportunità»
«La crisi congiunturale che sta vivendo la vicina Germania non ci deve spaventare. Anzi, dobbiamo essere capaci di trasformarla in una opportunità continuando ad investire in ricerca e sviluppo».
Nel giorno in cui inizia Farete, la due giorni di Confindustria Emilia Centro che si terrà oggi e domani nei padiglioni 15, 16 e 18 di BolognaFiere, l’amministratore delegato della Metalcastello, Stefano Scutigliani, lancia la sfida e, in attesa di essere domani fra i relatori del convegno «Strategie e strumenti per un territorio attrattivo. La voce di imprese e istituzioni» organizzato da Città metropolitana e Regione Emilia-Romagna con il supporto di Nomisma, traccia i due binari su cui deve ricominciare a correre «il treno dell’eccellenza». La diversificazione produttiva e la diversificazione geografica che, negli ultimi anni, hanno premiato l’azienda di Castel di Casio. Leader mondiale nella produzione di ingranaggi per trasmissioni meccaniche, la Metalcastello vanta infatti un fatturato di oltre 67 milioni di euro nel 2018 e stima
” Siamo vigili perché nel mercato globale siamo tutti collegati, ma per fortuna non siamo davanti ad una crisi strutturale. Nel lungo termine, una volta agguantata la ripresa, avremo l’occasione, sostenuti dalle istituzioni, per superare i nostri competitor tedeschi
un incremento del 10% per il 2019.
Scutigliani, l’Emilia-Romagna insieme a Veneto e Lombardia è da anni paragonata ai Länder tedeschi. Il rallentamento della Germania che effetti può avere sulle nostre imprese?
«Siamo vigili perché nel mercato globale siamo tutti collegati, ma fortunatamente quella della Germania non è una crisi strutturale. Nel breve termine ne faranno le spese soprattutto le aziende che esportano in quel Paese: si parla di cali anche del 20%. Ma nel lungo, una volta agguantata la ripresa, sarà un’occasione per tutti, magari in rete con le istituzioni, per superare i nostri competitor».
In che modo?
«Sfruttando questo momento difficile per continuare ad investire. Quando il mercato rallenta non bisogna mai tirare i remi in barca; è necessario convogliare le risorse accumulate in innovazione sia di processo sia di prodotto. Solo così ci si farà trovare pronti quando il mercato ripartirà».
Alla Metalcastello quindi non siete preoccupati?
«Noi operiamo in un settore, quello dell’automotive, molto forte anche in Germania. Abbiamo, però, scelto di diversificare. Non puntiamo solo sull’auto, ma ci siamo specializzati anche nella produzione di ingranaggi e applicazioni per macchine movimento terra, trattori agricoli, veicoli industriali, navali e per il settore eolico. Fondamentale anche la diversificazione geografica. La Germania, sia dal punto di vista del clienti che dei fornitori, per noi rappresenta solo una fetta di mercato del 5%. Vendiamo negli Stati Uniti, in Sud America, in tutta Europa ma anche in Asia».