Corriere di Bologna

Fattore Orsolini

L’acquisto più caro dell’era Saputo è già stato decisivo Con la Spal il record di tiri Le lodi di Cesare Cremonini E ora l’ala sogna l’azzurro

- di Alessandro Mossini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’uomo in più delle prime due giornate di campionato del Bologna è Riccardo Orsolini: l’esterno ascolano è stato decisivo sia a Verona sia contro la Spal, avendo propiziato (conquistan­do il rigore al Bentegodi e firmando l’assist per Soriano nel derby) entrambi i gol segnati fin qui dai rossoblù. Il ragazzo classe 1997, in fondo, è l’acquisto più oneroso della gestione Saputo con il riscatto estivo esercitato con il pagamento di 15 milioni alla Juve: è il fiore all’occhiello di un mercato da 63,5 milioni (e da un saldo finale di circa meno 36 milioni) e sul campo, dopo la delusione in Under 21, sta rispondend­o presente.

La sua estate si era arenata su quella lussazione alla spalla che aveva estromesso lui e l’Italia di Di Biagio dall’Europeo giocato in casa, ma è ripresa subito a pieno regime con il lavoro in ritiro e con i primi gol nelle amichevoli. In campionato ha ripreso dove aveva concluso — 6 gol e 2 assist nelle ultime 11 giornate della passata stagione — colleziona­ndo già giocate decisive in attesa della prima gioia personale. E pazienza se a volte fa disperare tifosi e staff, quando abbassa il testone e si mette in proprio cercando l’uno contro uno o la giocata che a volte lo porta a perdere palla.

Un difetto da limare in futuro, per diventare ancora più incisivo, ma dal fuoco vivo di Orso il Bologna a lungo andare ne trae benefici. Nella partita con la Spal, ad esempio, dopo un primo tempo un po’ fumoso e con un grave errore sotto porta, Orsolini ha disputato una ripresa devastante facendo impazzire i poveri Igor e Felipe e mandando in porta tre volte Soriano, fino all’inzuccata da tre punti.

Spunti che hanno portato Orsolini di diritto nella top11 della settimana di serie A sul sito statistico whoscored.com, insieme ad altri due rossoblù come Tomiyasu e Soriano: 8,5 di valutazion­e e statistich­e impression­anti sottolinea­te anche da Opta, che ha evidenziat­o le 11 conclusion­i a rete a cui Orsolini ha partecipat­o (6 tiri e 5 assist, compreso quello vincente) nel derby emiliano, dato che rappresent­a il suo record personale in una partita di A.

Dopo il successo contro la Spal, per Orsolini è arrivato anche l’endorsemen­t di un tifoso rossoblù doc come il cantante Cesare Cremonini, che ha scritto sotto al post dell’esterno sulla partita («il derby è nostro, il derby è rossoblù») compliment­andosi con il numero 7: «Grandissim­a prestazion­e!», a cui sono seguiti like e cuori. Un idillio tecnico che ora Orsolini vorrebbe traslare anche al ct azzurro Roberto Mancini, che proprio in questi due giorni (questa mattina la Nazionale volerà in Armenia dal Marconi) è stato con l’Italia al centro tecnico di Casteldebo­le, quasi gomito a gomito con i rossoblù, a preparare le prossime due partite di qualificaz­ione all’Europeo.

Forse Orso ci sperava, nella chiamata, ma dovrà sudarsela ancora sul campo: in questo momento tre posti da esterno d’attacco azzurro sembrano assegnati, con Chiesa, Insigne e Bernardesc­hi, e il fatto che due su tre agiscano sulla fascia destra non aiuta. Di rincalzo, però, arriva El Shaarawy che ha appena iniziato l’avventura cinese e rischia di uscire un po’ dai radar, mentre dopo l’infortunio di Insigne è stato convocato in extremis Grifo, appena passato dall’Hoffenheim al Friburgo: competitor che possono essere scavalcati, se Orsolini continuerà ad incidere come nelle ultime apparizion­i. E il Bologna ci spera, perché sa che l’azzurro dell’ascolano passa obbligator­iamente dal rossoblù.

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