Corriere di Bologna

«Il salto di qualità è arrivato Bologna, nulla è impossibil­e»

Arrigoni: «Orsolini deve vincere alcuni match da solo»

- di Marco Vigarani © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

” Tomiyasu non mi ha sorpreso per nulla, i giapponesi sono molto più avanti di quanto si possa pensare

Sinisa ha mostrato di essere un vero combattent e, ha tatto capire a tutti come affrontare le avversità

Daniele Arrigoni, a mercato finito, come vede nel campionato appena iniziato?

«La Juve è ancora un gradino sopra tutti. Forse solo l’Inter si è davvero avvicinata. Le sorprese potrebbero arrivare dalle squadre intermedie mentre per le neopromoss­e sarà difficilis­sima».

Per il Bologna è stata l’estate delle spese da record: se l’aspettava?

«Bisognava intervenir­e sul mercato per confermare il buon finale dell’anno scorso e mi pare che siano stati bravi. Da quello che ho potuto vedere finora mi sembra che la squadra si esprima già discretame­nte nonostante il problema capitato a Mihajlovic».

Il suo pensiero per Sinisa?

«Si è dimostrato un grande combattent­e come sempre. Ha fatto capire a tutti come bisogna affrontare le avversità che la vita ci pone di fronte. Gli auguro di uscirne prima possibile e di tornare al suo lavoro che è parte fondamenta­le della sua vita. È nato per stare su un campo di calcio».

Cosa ha convinto Saputo ad investire di più sul mercato?

«Penso che la società abbia visto le condizioni per aiutare la squadra a fare un piccolo salto di qualità. Non voglio togliere nulla a Donadoni che ha sempre lavorato bene garantendo ogni anno una salvezza tranquilla ma adesso forse si percepisce la possibilit­à di fare un campionato sopra le righe».

L’obiettivo nel medio periodo può essere l’Europa?

«Sicurament­e non si investe tanto per fare. L’assalto alle coppe è ancora molto difficile però se la squadra gioca bene e i risultati positivi iniziano a dare una spinta credo che nulla sia impossibil­e. Mi sembra che il Bologna ogni anno metta un tassello in più al posto giusto».

In attacco sono rimasti Palacio, Destro e Santander: danno garanzie?

«Magari l’allenatore e la dirigenza hanno cercato alternativ­e diverse, ma piuttosto che cambiare correndo dei rischi è meglio tenersi strette le proprie certezze. Bologna ha applaudito grandi campioni ma ormai da anni non arrivano più gli attaccanti come Signori, Baggio e Di Vaio. Non è detto che questi tre ragazzi insieme non possano produrre una buona dose di gol».

Nella Nazionale universita­ria lei guida ragazzi coetanei di Orsolini. Cosa si sente di consigliar­e a un talento così giovane?

«Ha grandi margini di crescita e prospettiv­e molto importanti ma deve migliorare a partire dal lavoro sui propri punti deboli. Ad esempio dovrebbe segnare più gol, essere cattivo davanti alla porta e diventare decisivo. Non è facile, ma per fare il salto di qualità deve imparare a vincere alcune partite da solo».

Alle Universiad­i concluse con la medaglia di bronzo siete stati battuti in semifinale dal Giappone: è sorpreso dall’impatto di Tomiyasu con la Serie A?

«Assolutame­nte no. I giapponesi sono molto più avanti di quello che si può pensare. In quella partita hanno vinto ai rigori ma sul piano del gioco avrebbero assolutame­nte meritato di batterci. Fisicament­e sono tutti atleti forti e arrivano già giovanissi­mi al profession­ismo. Avrei visto bene anche 2-3 componenti di quella squadra in Serie A».

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Esultanza Arrigoni festeggia la promozione del 2008

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