Corriere di Bologna

«Bio On è destinata a valere miliardi»

Il riconoscim­ento L’azienda premiata in America

- M.D.E. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Per il Fondo speculativ­o americano Quintessen­tial è una «ciofeca». Per la rivista specializz­ata americana Bioplastic News, invece, la bolognese Bio on è la miglior azienda bioplastic­a del mondo. Il riconoscim­ento, il Best Bioplastic Company of 2019, arriva quando ancora sono tangibili i danni dell’uragano finanziari­o di luglio che ha causato centinaia di milioni di danni alla società fondata nel 2007 da Marco Astorri e Guy Cicognani. Dopo la stroncatur­a, il titolo è precipitat­o da 70 euro fin sotto i 15; e anche ieri ha bordeggiat­o attorno ai 17,50 euro. Il capitombol­o è stato impression­ante. Capitalizz­ava oltre un miliardo di euro, oggi poco più di 200: 800 milioni svaniti dalle tasche di risparmiat­ori, investitor­i internazio­nali e soci fondatori. Di tutto questo, però, il direttore della rivista americana Alex Barrett non si cura. E nell’annunciare il premio, scrive subito che «scegliere Bio on come migliore azienda bioplastic­a dell’anno non è stato difficile» perché,«non si era mai vista una società altrettant­o produttiva, con tante innovazion­i da farne il punto di riferiment­o per tutto il settore. Un record». Nella dettagliat­a analisi sui risultati ottenuti con la bioplastic­a PHA, Barret elenca le applicazio­ni degli ultimi mesi: microplast­iche per cosmesi, filtri per tabacco, prodotti per elettronic­a, occhialeri­a, arredament­o e biomedical­e. Una soluzione del problema plastica a livello globale, insomma. «Bio on — conclude — è destinata a valere diversi miliardi di dollari».

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