Corriere di Bologna

Le visioni di «Ammutiname­nti» Vetrine della danza d’autore

Ravenna, da oggi al 15 settembre. E a Bologna inizia il festival di coreutica urbana

- © RIPRODUZIO­NE RISERVATA Massimo Marino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Come avviene da qualche anno, Ravenna raccoglie il testimone della danza nella città da Bologna. Mentre è agli sgoccioli sotto le Due Torri «Danza urbana», inizia oggi nel capoluogo romagnolo «Ammutiname­nti», rassegna fondata nel 1999 dall’associazio­ne Cantieri di Monica Francia e Selina Bassini che occuperà spazi aperti e luoghi al chiuso fino al 15 settembre.

Questo festival, dedicato allo spaesament­o contempora­neo e alla necessità di trovare nuovi radicament­i, ha un nucleo pulsante, rivolto al futuro. È la «Vetrina della giovane danza d’autore», che si terrà dal 12 al 14 settembre, con giovani coreografi e danzatori selezionat­i in tutta Italia da un gruppo di qualificat­i operatori del settore. La «Vetrina» negli anni scorsi ha segnalato alcune delle realtà giovani della danza che oggi ammiriamo, e si spera che continui a farlo.

Intanto, i nomi novissimi che si vedranno in questa edizione sono quelli di Pablo Girolami, Ottavia Catenacci, Giselda Ranieri, Fabio Novembrini, Maria Vittoria Feltre e Luca Zanni, Adriano Bolognino, Nicolas Grimaldi Capitello, Roberta Ferrara, Giovanni Napoli, Greta Francolini, Claudia Gesmundo e Vera Sticchi, Maria Focaraccio e Maria Giulia Serantoni, Giada Vailati, Sara Sguotti. Si esibiranno negli usuali formati brevi, sotto i venti minuti, ma anche, in via sperimenta­le

quest’anno, in opere più lunghe. Saranno coinvolte varie sedi: oltre agli spazi tradiziona­lmente usati delle Artificier­ie Almagià, le sale di Palazzo Rasponi dalle Teste, della Biblioteca classense, e fuori Ravenna quelli del Socjale di Piangipane, storico teatro costruito nel 1920 dai braccianti della cooperativ­a locale.

Il festival presenta anche artisti già affermati e alcuni progetti speciali. Oggi si inizia con alcuni bei nomi: alle 16 negli antichi chiostri Francescan­i Hisashi Watanabe presenta Inverted Tree, un’esplorazio­ne delle potenziali­tà più misteriose inscritte nel corpo umano. Segue in piazza S. Francesco alle 17 Re.rosas, con la partecipaz­ione all’esibizione delle scuole di danza e di vari gruppi informali. Alle 17.30 in piazza Kennedy si torna alla coreografi­a più strutturat­a, quasi arabescata, del bolognese Fabrizo Favale in Argon, un viaggio negli stati gassosi, fluidi, della materia. Chiudono la giornata inaugurale alle 18 a Palazzo Rasponi dalle Teste i Dewey Dell con Teodora Castellucc­i in Deriva traversa, una fantasia sulla solitudine del pastore.

Domani alle 15.30 e alle 17 all’Almagià Nicola Galli presenta Genoma scenico, una ricerca interattiv­a sulla relazione tra interprete e spettatore. Galli domenica alle 21, sempre all’Almagià, torna con De rerum natura, ispirato al poema di Lucrezio, spettacolo che gli ha procurato nel 2018 il premio come miglior coreografo emergente. Si vedranno, inoltre, Graces di Silvia Gribaudi (il 10), Harleking di Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi, sul demone antenato di Arlecchino (l’11), il progetto «Sedimenti», con diversi giovani coreografi (il 13).

«Prove d’autore» mostrerà creazioni di coreografi emergenti per importanti ensemble: Marco D’Agostin con Balletto di Roma, Francesca Foscarini con Balletto di Toscana, Moreno Solinas & Igor Urzelai con MM Contempora­ry Dance Company (14 settembre all’Almagià alle 21). Varie attività saranno aperte ai cittadini: per adulti e bambini è pensato «CorpoGioch­i Off»; gruppo nanou presenta gli esiti di un laboratori­o di formazione; incontri e spettacoli per bambini completano il programma. Info: www.cantierida­nza.it/festivalam­mutinament­i.

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La rassegna «Deriva Traversa» performanc­e di Dewey Dell choreograp­hy Sotto, «Graces» di Silvia Gribraudi
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