Corriere di Bologna

Sinisa in città per le terapie

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Fabio Bazzani, dopo due giornate di campionato cosa si può dire del Bologna che sta nascendo?

«Ho visto entrambe le gare dal vivo, quella di Verona fatico a giudicarla a livello tecnico perché secondo me c’era un aspetto psicologic­o emotivo importante: la squadra era scossa dal ritorno di Mihajlovic, non era facile giocare quel tipo di partita al punto che, avanti dopo pochi minuti di un gol e di un uomo, il Bologna non è riuscito a vincerla».

E la seconda?

«La sfida contro la Spal è stata più veritiera: i rossoblù hanno tenuto in mano la partita con l’unica pecca di non fare gol prima del 93’. Hanno mostrato qualità e ciò che si era visto nel girone di ritorno dello scorso campionato: è il vantaggio di partire già con determinat­e certezze».

Il migliore in campo nelle prime due è stato Tomiyasu. L’ha impression­ata?

«È arrivato come difensore centrale, ma queste due partite a destra le ha fatte molto bene: ha interpreta­to la fase d’attacco in modo convincent­e, con piede e personalit­à nell’uno contro uno. La squadra

Mihajlovic oggi tornerà a Bologna al termine del periodo di riposo concordato con lo staff del reparto di Ematologia del Sant’Orsola. Il tecnico rossoblù era partito per Roma subito dopo il successo contro la Spal per poter passare qualche giorno in compagnia della famiglia. Intanto si moltiplica­no i messaggi di vicinanza: il più recente è lo striscione esposto da don Ricci insieme all’Ail e al club rossoblù sul ponteggio della chiesa di San Giacomo a Castelfran­co. (M. V.)

Che voto dà al mercato del Bologna?

«Sette, al di là degli obiettivi perseguiti. Chi è dentro ci va giustament­e con i piedi di piombo perché si rischia di illudere la gente, ma da fuori

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Tecnico e tifoso Bazzani in campo ai tempi della Samp. Ora è allenatore

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