«Bertolucci-Storaro», il premio Oscar presenta i progetti per l’amico
«Nel restauro fatto più di un anno fa di “Un ultimo tango a Parigi”, ho sofferto. Ho visto che tante tonalità non c’erano più, ho dovuto calcare moltissimo i cromatismi. A Bernardo piacque, ma andò perso il quaranta percento della tonalità». Il Premio Oscar Vittorio Storaro ha presentato ieri al Lido di Venezia, alla Villa degli Autori della Mostra del Cinema, le iniziative che si svolgeranno a Parma in ricordo del regista Bernardo Bertolucci, scomparso a novembre.
La capitale italiana della cultura 2020 ospiterà l’iniziativa «Bertolucci-Storaro», patrocinata da Cict-Unesco, realizzata da Corrado Rovesti presidente di Tecnoitalia, con la direzione artistica di Vittorio Giacci, che partirà da una grande mostra con le immagini dei 10 film realizzati insieme, tra cui «Strategia del ragno», «Il conformista», «Ultimo tango a Parigi», «Novecento Atto I», «Novecento Atto II» e «L’ultimo imperatore». Poi un libro fotografico di immagini e scritti dello stesso Storaro, e tre masterclass, tenute dal Premio Oscar, sulla base dei tre «periodi visivi» dei loro film: la luce, i colori, gli elementi. Accanto a questi, annunciato il cuore del progetto che riporta Bertolucci a Parma: la conservazione dei suoi film, passo successivo al restauro curato da Storaro e fondamentale per assicurare nel tempo l’immortalità delle opere. Grazie alle nuove tecnologie, i film restaurati non subiranno il deterioramento e la loro integrità sarà intatta per secoli.