Corriere di Bologna

L’idea di Bologna e Firenze «Vogliamo le olimpiadi»

I sindaci Merola e Nardella pensano di presentare le due città ai Giochi

- Riccardo Congiu Daniela Corneo

Bologna e Firenze stanno pensando di candidare entrambe le città, ma come un unico soggetto, per i Giochi olimpici del 2032, per cui si sono già fatte avanti Indonesia, Australia e, pare quasi certamente, anche Venezia. A svelare l’idea, ieri, il sindaco di Firenze Nardella. Merola conferma: «È una bella idea, ne abbiamo parlato e la sostengono anche i presidenti delle due Regioni, Bonaccini e Rossi».

La suggestion­e (che ha il sapore di una dichiarazi­one di intenti), è arrivata ieri un po’ di sbieco, e senza il bon ton istituzion­ale che avrebbe forse visto dare la notizia in tempi e modi concordati con il sindaco Virginio Merola, dal primo cittadino di Firenze, Dario Nardella. È stato lui, il sindaco del Pd riconferma­to al primo turno per il secondo mandato nel capoluogo toscano, a buttarla lì, a margine di una conferenza stampa. «Perché non pensare a una candidatur­a di Firenze e Bologna per le Olimpiadi del 2032?». La domanda a effetto di Nardella, in realtà, è frutto di un’idea già condivisa e discussa con Merola. Che, nonostante l’esuberanza del collega fiorentino che ha bruciato tutti sui tempi, ieri ha confermato le comuni intenzioni: «Ne abbiamo parlato, è una bella idea». Un’idea che accarezza entrambi, quindi, e non solo loro due. Perché il sindaco Merola aggiunge, come a dare forza al sogno dei primi cittadini: «È un’idea che condividon­o anche il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e il presidente della Toscana Enrico Rossi». Come a dire: la Regione è con noi e ci sostiene. Anche economicam­ente,si suppone.

Il discorso di Nardella, più ampio, riguardava in generale i grandi eventi. La necessità dei grandi eventi. «Bisogna guardare all’esempio di Milano con Expo, una città che adesso aspetta le Olimpiadi invernali del 2026. I grandi eventi — ha detto ieri il primo cittadino di Firenze — servono da detonatori, se non ci si pongono grandi obiettivi non può crearsi il contorno. Roma ha perso una grande occasione con i Giochi olimpici estivi. E allora dopo Parigi 2024 e Los Angeles 2028, se i Giochi dovessero tornare in Europa perché non pensare a una candidatur­a di Firenze e Bologna per il 2032? Le città metropolit­ane sono confinanti e rinforzand­o i collegamen­ti sarebbe una sfida possibile per le due regioni».

Certo gli «avversari» che si sono già fatti avanti per il 2032, su cui verrà presa una decisione dal Comitato già nel 2025, non sono di certo piccoli: ci sta pensando seriamente l’Australia, ha già annunciato la sua discesa in campo l’Indonesia e qualcuno all’interno del Comitato olimpico ha messo gli occhi pure su Venezia, città che alcune indiscrezi­oni qualche mese fa davano già come sede praticamen­te certa dei Giochi. Chissà se nel frattempo qualcosa è cambiato e ha permesso al sindaco Nardella di lanciare il sasso.

Per Bologna e Firenze certo sarebbe una grande occasione, ma bisogna pure ricordare che Bologna ha ancora la ferita aperta per le Universiad­i sfumate. Fosse andato in porto il progetto di cui si è parlato per anni, quest’estate avremmo visto i giovani atleti universita­ri sfidarsi sotto le Due Torri. Una grande occasione perduta e un sogno su cui si erano spesi in moltissimi anche nel mondo politico e istituzion­ale. Non si era detta, invece, d’accordo la Uisp provincial­e, scettica per il fatto che gli impianti che si sarebbero dovuti costruire, dovendo ospitare una grande moltitudin­e di persone, sarebbero stati sovradimen­sionati alle esigenze sportive della città, con il risultato di costi di costruzion­e, gestione e manutenzio­ne non sostenibil­i.

Appoggio delle Regioni

A sostenere l’idea di vedere le gare olimpiche nelle due città vicine ci sono i presidenti della Regione Emilia-Romagna e della Toscana

Alla fine, quindi, era stata scelta Napoli che a luglio ha ospitato i giovani atleti arrivati da tutto il mondo. E ancora a Bologna c’è chi non perdona agli amministra­tori e alle istituzion­i di aver perso una possibilit­à tanto importante per la città.

I presidenti della Regione Emilia-Romagna e Toscana sostengono i due sindaci. Dall’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha avuto colloqui informali con il collega toscano per capire come procedere. «Di certo — ha detto — si tratta di un’idea magnifica per tutto il nostro territorio». E il collega Rossi: «Guardo con favore all’idea di Nardella».

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 ??  ?? Primi cittadini Il sindaco di Bologna Virginio Merola (a sinistra) e il sindaco di Firenze Dario Nardella (a destra) stanno pensando di presentare una candidatur­a comune per i Giochi olimpici del 2032
Primi cittadini Il sindaco di Bologna Virginio Merola (a sinistra) e il sindaco di Firenze Dario Nardella (a destra) stanno pensando di presentare una candidatur­a comune per i Giochi olimpici del 2032
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