Virtus, un ultimo colpo per completare le rotazioni E Teodosic accelera i tempi
Mercato, bianconeri a caccia del 12esimo. Milos inizia a tirare
Qualche tiro a canestro per riprendere confidenza con il pallone, abbastanza per far tornare il sorriso a tutto l’ambiente. Milos Teodosic si è riaffacciato ieri in palestra all’Arcoveggio, nel giorno di riposo dei suoi compagni. Da questa settimana il suo programma sarà diviso fra Isokinetic, per continuare le terapie alla fascia plantare sinistra, e la Porelli per il condizionamento atletico con il preparatore.
I tempi per vederlo sul parquet non sono ancora maturi, al di là di qualche tiro a canestro. L’obiettivo è sempre averlo in campo per la prima di campionato contro Roma mercoledì 25 e la tabella è perfettamente rispettata. Anche qualcosa di più, sebbene la parola d’ordine in casa Virtus sia equilibrio e nessuno voglia sbilanciarsi adesso in senso ottimistico come non aveva fatto al momento dell’infortunio in senso opposto, tanto che nel Trofeo Porelli del 20 settembre si sussurra possa fare qualche minuto davanti ai tifosi prima del debutto in A.
Una Segafredo che comincia a recuperare anche gli ultimi pezzi del roster. Oggi tornerà ad allenarsi con contatto anche Stefan Nikolic, che ha recuperato dall’intervento alla spalla a cui si è sottoposto a fine stagione ed era già nei dodici al Memorial Bertolazzi dell’ultimo weekend. Un tipico torneo di precampionato con due partite consecutive inevitabilmente diverse per i carichi di lavoro a cui la squadra si era sottoposta in settimana e che si sono fatti sentire nel secondo impegno. Così sono arrivate la cavalcata contro Cantù e la netta sconfitta contro Brescia, con note positive il primo giorno (leadership e regia di Markovic, impatto della batteria lunghi) e altre meno nella gara successiva per una Virtus che deve ancora comunque completare il roster. Manca ancora il 12esimo uomo e la sensazione è che, più che un giovane prospetto di belle speranze, serva un elemento da rotazione vera, capace di stare in campo una ventina di minuti.
D’altra parte, l’esterno prescelto per sostituire Aradori (già fuori dai giochi al momento della trattativa) era Simone Fontecchio, fortemente voluto da Djordjevic e Ronci e con il quale era già stato raggiunto un accordo prima del dietrofront della proprietà.
Quel buco rimane e l’idea è che non possa essere colmato unicamente con una giovane scommessa. Dalla Cina, nei giorni del Mondiale, ha continuato a rimbalzare forte il tam-tam Alessandro Gentile, che invece da queste parti continua a essere negato dalla società. L’ex bianconero è però l’unico italiano disponibile con le caratteristiche che servirebbero alla Virtus, come ruolo e possibilità di garantire una ventina di minuti di qualità per impreziosire le rotazioni. Al momento, l’ipotesi non viene presa in considerazione ma con un paio di settimane prima dell’inizio del campionato nessun ribaltone può essere escluso.
Da oggi, intanto, la squadra torna in palestra sempre agli ordini di Bjedov, mentre Djordjevic se la vedrà alle 13.30 contro l’Argentina nella prima partita dei quarti di finale del Mondiale con incrocio, nell’eventuale semifinale, con la vincente della sfida stellare fra la Francia dell’ex bianconero M’Baye e gli Stati Uniti.