Corriere di Bologna

I No tram vanno in piazza il 21 settembre

E parte la raccolta firme per chiedere il referendum

- Colaci

I comitati che dicono No al tram raccolgono le firme per chiedere un referendum e si preparano a scendere in piazza per protestare contro l’opera: l’appuntamen­to è per il prossimo 21 settembre.

«Vogliamo un referendum sul tram». È la richiesta, del Comitato cittadino «Attacchiam­oci al Tram» all’amministra­zione Merola, che ha annunciato, a marzo, la costruzion­e della linea rossa della tranvia che dovrebbe attraversa­re la città da Borgo Panigale fino al Caab di Fico. L’inizio dei lavori è previsto per il 2022 con termine nel 2026. Ma sul progetto, che include altre tre linee, pende ancora la risposta definitiva del ministero dei Trasporti, attesa entro l’autunno.

«Non c’è stato nessun confronto pubblico, l’assessore alla mobilità Irene Priolo non ascolta i cittadini», lamenta Vincenzo Fazio, vicepresid­ente del comitato. Secco il no al progetto: «Il tram a Bologna non serve. Da Strada Maggiore a via Ugo Bassi passerà una specie di treno di 35 metri. Le attività commercial­i ne risentireb­bero negativame­nte», fa notare Alessio Carbone, presidente del Comitato, che poi aggiunge: «Così si blocchereb­be la città con cantieri interminab­ili, molto più lunghi dei 4 anni promessi dall’amministra­zione». Secondo Fazio e Carbone il tram non alleviereb­be nemmeno il problema dell’inquinamen­to: «Perché il più grande responsabi­le a Bologna sono le caldaie a gasolio, che rappresent­ano il 65 per cento del riscaldame­nto in città». Tra i problemi sollevati dal Comitato ci sono anche l’abbattimen­to di 200 alberi secolari e l’eliminazio­ne di 1.200 parcheggi.

Per estendere il fronte del no Attacchiam­oci al tram, insieme a Confabitar­e, ha organizzat­o una raccolta firme la mattina del 14 settembre in piazza del Nettuno e una protesta sabato 21 settembre con partenza alle 14.30 in via Saffi, in occasione della settimana della mobilità sostenibil­e. «Saremmo favorevoli a finanziare autobus elettrici e a idrogeno», sottolinea Fazio. Ma la soluzione ideale per la mobilità cittadina, secondo il professore di architettu­ra Gabriele Tagliavent­i, sarebbe la metropolit­ana sotterrane­a: «Rennes, Malaga, la stessa Brescia in Italia hanno adottato questa soluzione. Con il tram Bologna sta seguendo un modello vecchio di 30 anni». Intanto arriva il primo endorsemen­t politico al comitato da Fratelli d’Italia, con il sostegno dichiarato da Galeazzo Bignami, Marco Lisei e Francesco Sassone. Anche la Lega sarà in piazza il 21 settembre contro l’opera, definita dalla consiglier­a leghista Francesca Scarano «lunga, costosa, dannosa ed inutile».

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 ??  ?? Insieme Il comitato contrario al tram riunito a Confabitar­e durante la conferenza stampa per illustrare le loro iniziative Da sinistra Alberto Zanni, Alessio Carbone e Vincenzo Fazio
Insieme Il comitato contrario al tram riunito a Confabitar­e durante la conferenza stampa per illustrare le loro iniziative Da sinistra Alberto Zanni, Alessio Carbone e Vincenzo Fazio

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