Corriere di Bologna

Instagram, video e libri: i musei fanno sistema

Presentato il piano del presidente Grandi: oggetti, persone e storie per raccontare la rete comunale

- Piero Di Domenico

Alle 280 definizion­i di museo proposte a Kyoto dall’Icom, l’ente che raccoglie i musei di oltre cento Paesi, Roberto Grandi, presidente dell’Istituzion­e Bologna Musei, ribatte con una formula sintetica. Composta da tre sole parole: oggetti, persone e storie. Alla base dei nuovi strumenti messi in campo per raccontare i 14 musei comunali. A cominciare da una pubblicazi­one cartacea in italiano e inglese, curata dallo studio Dina & Solomon e in vendita nei bookshop dei musei civici a 12 euro già dall’Open Day dell’Istituzion­e, in programma sabato 5 ottobre. E poi l’apertura di un profilo Instagram e la rea

lizzazione di due video promoziona­li, dedicati al Cimitero della Certosa e al Museo del Patrimonio Industrial­e. «Non sono più i singoli musei a raccontars­i - precisa Grandi - ma tutta l’istituzion­e insieme. Così facendo si racconta la storia civica della città come nessun’altra istituzion­e culturale è un grado di fare». Un’operazione resa possibile grazie a un contributo dell’Ibc regionale per i musei comunali che scoppiano di salute, stando ai dati sciorinati da Grandi: «Per le sole collezioni permanenti abbiamo avuto 233mila visitatori nel 2016, passati a 350mila l’anno scorso con un incremento del arrivando a 600mila se consideria­mo anche le mostre. E quest’anno ci stiamo confermand­o con un leggero incremento. Parlo di questo perché quando i turisti arrivano in città vanno a visitare le collezioni e noi abbiamo aumentato l’apertura di due ore. Siamo un servizio, proprio come un asilo o una biblioteca, che non possono restare chiusi». Nel frattempo l’assessore comunale alla Cultura Matteo Lepore segnala un cambiament­o complessiv­o di clima, più disteso e collaborat­ivo: «In passato si è fatto poco gioco di squadra. Ora stiamo collaboran­do a progetti di mostre e sul marketing con i musei di Genus Bononiae e della Fondazione Carisbo, con la Fondazione del Monte e il Sistema museale regionale. E poi, grazie anche ai nove milioni di euro dalle tasse di soggiorno, possiamo permetterc­i di fare investimen­ti, con l’auspicio che tutta la città creda in questa operazione. Non dobbiamo più limitarci solo a risolvere problemi e a gestire emergenze». In questa direzione andrà anche la revisione della segnaletic­a turistica stradale, che dovrebbe essere pronta nell’arco di un paio d’anni: «Siamo andati avanti sulla segnaletic­a digitale, mentre su quella stradale prima abbiamo dovuto far puli50%, zia di tutta la vecchia segnaletic­a che si era accumulata. Era come una giungla da disboscare ma ora siamo pronti, avendo anche studiato che cosa cerca chi visita la nostra città».

 ??  ?? Finzione
Il frame del video dedicato al cimitero della Certosa. L’altro è dedicato al patrimonio industrial­e
Finzione Il frame del video dedicato al cimitero della Certosa. L’altro è dedicato al patrimonio industrial­e

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy