Favolosi quegli anni Scuro e le foto del ‘77 tra speranze e creatività
Oggi alle 18.30 inaugura a Gallery 16 (via Nazario Sauro 16A) la mostra fotografica di Enrico Scuro intitolata «In Bologna noi abbiamo riso molto», evento collaterale di Pensatevi Liberi, racconto per immagini e video del capoluogo emiliano in musica, visitabile alla Project room del MAMbo. La mostra di Scuro è una selezione di foto che ritraggono i protagonisti dell’arte, nelle sue varie forme, negli anni a cavallo dei Settanta e Ottanta, tra Patti Smith e John Cage, passando per gli Skiantos, i Ramones, il collettivo Fluxus di Ben Vautier e la festa di primavera che si tenne in piazza Maggiore nel 1981. Un percorso in immagini per ribadire la centralità di Bologna nel tessuto artistico, culturale e creativo dell’Italia. Infatti, Enrico Scuro, classe 1952, è un bolognese d’adozione, considerato il fotografo del movimento studentesco del 77. Era l’unico autorizzato a infilarsi alle assemblee, o cortei senza essere scambiato per una spia, l’unico che ha saputo fermare in immagini l’atmosfera di quegli anni, carichi di speranze e creatività. Numerose pubblicazioni a suo nome raccontano quel periodo, fatto di partecipazione condivisa e «assalti» artistici. «A cambiare il mio destino ci pensò un funzionario dell’Alma Mater racconta che mi disse che trasferendomi dall’Ateneo torinese non mi avrebbero convalidato gli esami di Ingegneria. Si rivelò un’informazione falsa, ma io pensai bene di iscrivermi al Dams, con somma disapprovazione di mio padre».