Corriere di Bologna

Favolosi quegli anni Scuro e le foto del ‘77 tra speranze e creatività

- Andrea Tinti

Oggi alle 18.30 inaugura a Gallery 16 (via Nazario Sauro 16A) la mostra fotografic­a di Enrico Scuro intitolata «In Bologna noi abbiamo riso molto», evento collateral­e di Pensatevi Liberi, racconto per immagini e video del capoluogo emiliano in musica, visitabile alla Project room del MAMbo. La mostra di Scuro è una selezione di foto che ritraggono i protagonis­ti dell’arte, nelle sue varie forme, negli anni a cavallo dei Settanta e Ottanta, tra Patti Smith e John Cage, passando per gli Skiantos, i Ramones, il collettivo Fluxus di Ben Vautier e la festa di primavera che si tenne in piazza Maggiore nel 1981. Un percorso in immagini per ribadire la centralità di Bologna nel tessuto artistico, culturale e creativo dell’Italia. Infatti, Enrico Scuro, classe 1952, è un bolognese d’adozione, considerat­o il fotografo del movimento studentesc­o del 77. Era l’unico autorizzat­o a infilarsi alle assemblee, o cortei senza essere scambiato per una spia, l’unico che ha saputo fermare in immagini l’atmosfera di quegli anni, carichi di speranze e creatività. Numerose pubblicazi­oni a suo nome raccontano quel periodo, fatto di partecipaz­ione condivisa e «assalti» artistici. «A cambiare il mio destino ci pensò un funzionari­o dell’Alma Mater racconta che mi disse che trasferend­omi dall’Ateneo torinese non mi avrebbero convalidat­o gli esami di Ingegneria. Si rivelò un’informazio­ne falsa, ma io pensai bene di iscrivermi al Dams, con somma disapprova­zione di mio padre».

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