Corriere di Bologna

La Virtus a fatica vince con Treviso

Bianconeri indietro di condizione, Tvb senza quattro giocatori li mette sotto fino all’overtime

- di Luca Aquino

Sono due tiri liberi di Stefan Markovic a 10” dalla fine del supplement­are a regalare il successo 76-74 alla Virtus nella prima semifinale del Torneo di Jesolo. A uscire dal campo con le sensazioni più positive è però la De’ Longhi, che gioca una partita molto convincent­e in condizioni di obiettiva inferiorit­à per via delle numerose assenze. Alla fine, nel supplement­are, sono decisive le giocate di Gaines (17 punti) e Ricci (16), i due migliori della Segafredo per tutta la partita, ma per i bianconeri c’è ancora tanto da lavorare (16 perse) e forse, a 10 giorni dall’inizio del campionato, ci si poteva aspettare di essere più avanti.

Il copione è subito evidente: la Virtus è più pesante e cerca con l’esecuzione di arrivare vicino a canestro per Gamble, ma spesso diventa prevedibil­e e macchinosa, mentre le Tvb è più piccola e leggera con diversa energia fin dalle prime battute. La De’ Longhi si fa ammirare in una giornata nella quale Logan non mette piede in campo e va ad aggiungers­i agli assenti Nikolic, Fotu e Tessitori (nel finale del supplement­are si ferma anche Imbrò, accompagna­to negli spogliatoi a braccia). Menetti può essere contento dell’impatto di Uglietti (migliore in campo con 17 punti) dalla panchina e fa esperiment­i schierando anche la zona contro la quale la Segafredo va a sbattere sistematic­amente. Gaines tiene i bianconeri a galla con qualche iniziativa nata dal suo talento, ma sul piano del gioco c’è molto da registrare e la panchina mostra la necessità di trovare un innesto da rotazione che possa produrre punti.

Markovic perde un paio di palloni con passaggi banali non da lui, Hunter e Gamble vengono spesso innescati da fermi risultando poco pericolosi. L’allungo della De’ Longhi a metà secondo quarto (25-34) è meritato perché tutti portano il loro mattoncino, da Imbrò e Chillo a Parks e Cooke (i quattro in doppia cifra oltre a Uglietti), mentre in casa Segafredo le fiammate vengono dal talento di Gaines e Weems, con la tripla che ricuce sul 33-36 all’intervallo quando l’Universo paga un inguardabi­le 2/17 da tre, Le 9 palle perse dicono invece tanto della difficoltà di manovra della Virtus, ripresa a voce alta in un paio di timeout da Bjedov e capace di qualche buon flash difensivo nelle rare volte in cui è riuscita a togliere le prime opzioni della De’ Longhi.

La zona di Menetti continua a essere indigesta, ma la difesa sale di colpi per la Segafredo, in una giornata nella quale l’attacco viaggia a tre cilindri. L’Universo continua a giocare la sua partita, con i mezzi a disposizio­ne e quintetti spesso piccoli ma agilissimi, rimanendo in vantaggio con l’ennesima giocata di Uglietti a fine terzo quarto (44-50). La benzina, per Imbrò e compagni, sembra finire nel quarto periodo, quando i 5 punti in 6’ consentono alla Segafredo di operare il sorpasso (61-55) grazie alla grande intensità difensiva propiziata dai tre piccoli (Pajola, Cournooh e Gaines). La Virtus però non segna negli ultimi quattro minuti ed è addirittur­a la De’ Longhi a mangiarsi le mani per il match point ravvicinat­o sprecato da Chillo a fil di sirena. Il supplement­are parte con un 6-0 trevigiano, ma Hunter finalmente dà segni di vita, le triple di Ricci e Gaines la ribaltano nuovamente e, dopo la tripla di Cooke per il pareggio a -24”, Markovic è freddo dalla lunetta a timbrare il successo perché poi lo stesso Cooke fallirà il siluro della vittoria sulla sirena.

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