Uno studentato da 90 posti nell’ex convento dei frati
È l’edificio dei Frati Cappuccini di via Bellinzona: ospiterà 90 studenti bisognosi e meritevoli
Uno studentato da 90 posti nel convento dei Frati Cappuccini di via Bellinzona, a due passi da Ingegneria. Il progetto è della Fondazione Carisbo che finanzia l’operazione con 3 milioni di euro.
Uno studentato nel convento dei Frati Cappuccini di via Bellinzona, a due passi da Ingegneria. È quasi pronto il progetto della struttura che la Fondazione Carisbo intende realizzare per aiutare l’Alma Mater nello sforzo di dare un alloggio agli studenti fuori sede. L’immobile è stato individuato, con la mediazione della Curia, e potrebbe garantire ospitalità a 90 ragazzi. «Sull’edificio è stato realizzato uno studio di fattibilità», annuncia il presidente della Fondazione Carlo Monti, «dovremo completare il lavoro con lo studio di fattibilità, credo che nei prossimi duetre mesi l’operazione si possa concludere».
Il problema non è tanto la ristrutturazione dell’immobile, per la quale la Fondazione ha messo a disposizione 3 milioni di euro, quanto «definire chi e come si occuperà della gestione», spiega Monti, precisando che il progetto in tutte le sue parti dovrà avere il via libera degli organi della Fondazione, a cominciare dal Collegio di indirizzo. «I posti — aggiunge — saranno destinati a studenti meritevoli e bisognosi, non c’è nessun busini ness. L’edificio resta di proprietà dei frati, ce ne sono ancora alcuni che continueranno ad abitare lì. Una volta ottenute tutte le autorizzazioin un anno e mezzo lo studentato potrebbe essere aperto».
Sarà «un intervento sociale a tutti gli effetti», fa notare
Monti, che accosta questo studentato agli altri dell’Ateneo. Oltre a quelli in costruzione e quelli già progettati. Il rettore Francesco Ubertini, pensando al nuovo governo, ha riacceso la speranza che a brevissimo venga finanziata la seconda tranche di fondi ministeriali della legge 338, quella che consente appunto di costruire nuovi studentati. Unibo ha sulla carta un migliaio di posti letto da realizzare tra Bologna (circa 700) e la Romagna. «Lo scorso governo ha sbloccato una prima tranche di finanziamenti, che serviranno a finanziare gli studentati di Imola e via Belmeloro a Bologna», spiega Ubertini, confermando che intanto vanno avanti i lavori al Lazzaretto e nell’ex Croce Rossa, in centro. «Restano da finanziare — aggiunge — i progetti di Ravenna, Rimini e Forlì e di via Filippo Re e del Navile a Bologna. C’era un impegno del governo a finanziare anche questi altri studentati e si parlava di sbloccare la seconda tranche di fondi tra la fine dell’anno e l’inizio dell’anno nuovo. Speriamo che il nuovo governo dia seguito al percorso avviato».
Ieri Monti e Ubertini hanno fatto il punto sulle opere edilizie e di manutenzione realizzate grazie ai 4,3 milioni stanziati dalla Fondazione Carisbo nel 2016. Interventi che sono serviti a realizzare servizi per gli studenti e per mettere in sicurezza una parte del vasto patrimonio edilizio dell’Alma Mater. «Il rapporto di collaborazione proseguirà», conclude Monti, alludendo a nuovi contributi in arrivo.
” Monti (Casa Saraceni) Progetto pronto entro l’anno, non è un business ma un intervento sociale
” Ubertini (Unibo) Aspettiamo i fondi del ministero per realizzare quasi mille posti letto