«Crisi aziendali e parità salariale le mie priorità»
Lavoro Francesca Puglisi (Pd)
Uno dei principali obiettivi, ora che la dem bolognese Francesca Puglisi è stata nominata sottosegretario al Lavoro, è poter lavorare «sull’autonomia lavorativa e abitativa delle donne» e sul «grande tema della parità salariale». E poi anche politiche sul lavoro che riguardino «adolescenti e famiglie». Le deleghe precise non le sono state ancora assegnate, ma vista la situazione di difficoltà in cui vertono diverse imprese in Emilia-Romagna, vuole comunque puntare a essere un punto di riferimento in regione riguardo «a tutte le crisi aziendali, dalla Perla all’ex Breda», spiega l’ex senatrice del Pd, già responsabile nazionale Scuola del partito sia ai tempi della
segreteria di Pierluigi Bersani che con Matteo Renzi. Nata a Fano, classe 1969, laurea in Economia e Commercio a Bologna, prima di dedicarsi a tempo pieno alla politica ha lavorato nei settori del marketing, della comunicazione e delle pubbliche relazioni. È stata candidata con il Pd, senza essere eletta, alle ultime elezioni Europee di maggio. Eletta al Senato nel 2013, nella scorsa legislatura ha fatto parte e poi ha presieduto la Commissione di inchiesta sul femminicidio di Palazzo Madama, dal 2017 al 2018. Sulla sua scrivania passeranno dossier pesanti, come quello del reddito di cittadinanza o del Jobs act. Riguardo al primo, «abbiamo sempre pensato che nel Pd sia fondamentale sostenere le persone nel momento di difficoltà, noi avevamo iniziato con il reddito di inclusione, lo scorso governo ha fatto il reddito di cittadinanza, penso che ora si debbano tirare le somme per vedere ciò che ha funzionato e ciò che si può migliorare». Mentre sul Jobs act, dice che «vanno visti e capiti i dati e l’impatto che ha avuto sulla vita delle persone per poter arrivare a ragionare con grande laicità».