Catalfo incontrerà le operaie La Perla
Alle Acli La prima della ministra
Quando il presidente nazionale delle Acli Roberto Rossini le chiese di spendersi affinché al 52esimo incontro nazionale delle associazioni cristiane dei lavoratori in corso fino a domani sotto le Due Torri fosse presente anche il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, era una «semplice» senatrice del M5S. Rispose che si sarebbe impegnata per garantire la sua presenza, ma mai avrebbe immaginato che quella promessa l’avrebbe mantenuta lei in persona. La neo ministra Nunzia Catalfo sceglie Bologna come sua prima uscita ufficiale da rappresentante del governo Conte bis e dall’Arena del Sole alla città che la accoglie fa una promessa: si rimboccherà le maniche per dare una soluzione alla vertenza de La Perla e alle altre che interessano il territorio emiliano. «Incontrerò tutti i lavoratori e — annuncia —
assieme al ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli seguiremo i tavoli di crisi dando tutto il supporto necessario». Al suo fianco ci sarà la bolognese Francesca Puglisi, nominata proprio ieri sottosegretaria. «Sono molto soddisfatta — è il suo commento— È stata nominata una bella squadra. Inizieremo presto a lavorare». All’indomani dell’incidente sul lavoro nel Pavese in cui hanno perso la vita quattro operai e in un momento in cui le morti bianche sembrano conoscere un’escalation, Catalfo indica la prima azione che metterà in campo: «La prossima settimana con Inps, Inail, Ispettorato del lavoro e il ministro alla Salute Roberto Speranza istituiremo un tavolo per avviare il piano straordinario di prevenzione e sicurezza sul lavoro già inserito nel programma di governo. Coinvolgerà le parti sociali e tutti gli attori che lavorano su questo tema per adeguare le regole e migliorare il coordinamento degli interventi». Infine, proprio mentre nei Centri per l’impiego hanno preso servizio i navigator, che dovranno favorire l’inserimento lavorativo dei percettori di reddito di cittadinanza, la prima firmataria della proposta di legge ricorda come il provvedimento e «il salario minimo sociale che verrà» saranno ottimi «elementi per garantire la tenuta sociale» «nelle periferie delle città dove sono tante le categorie a rischio esclusione sociale».