Corriere di Bologna

Parola d’ordine: contempora­neità Satira e risate sui drammi dell’oggi

La nuova stagione del Teatro Celebrazio­ni. In scena Elio, Paola Turci e Gioele Dix

- Paola Gabrielli

Contempora­neo, stile Mondrian. In estrema sintesi, alla vigilia della quinta stagione del Teatro Celebrazio­ni affidata alla gestione Theatricon, il cartellone è condensato in una parola e una grafica molto eloquenti. Delle undici proposte di prosa anticipate a giugno, quella presentata ieri è stata una massiccia aggiunta di ben 27 spettacoli che dal grande palco dello spazio di via Saragozza esprimono un ventaglio di linguaggi teatrali dominati da temi che ci riguardano da vicino. Intanto, un elemento che a Theatricon riempie d’orgoglio, ricordato in primis dal direttore artistico Filippo Vernassa, è la campagna abbonament­i che conferma un alto indice di gradimento con un aumento del 46 per cento.

Ieri era presente anche Vito che dal 29 novembre all’1 dicembre sarà in scena con Il borghese gentiluomo di Molière nei panni di Monsieur Jourdain, diretto da Gabriele Tesauri, che ha curato anche la drammaturg­ia. Un’operazione contempora­nea più che mai, sebbene la commedia sia stata scritta quasi tre secoli e mezzo fa. «Essendo la prima volta che mi cimento con un autore scomparso – spiega tra il serio e il faceto il comico bolognese – da un certo punto di vista sono tranquillo. Di solito gli autori li vedo in sala, pronti a tagliare di qua, aggiungere di là, cambiare battute...».

Detto ciò, «non sono un comico pentito, ribadisco che è una commedia, fa divertire, e il testo di Molière è intatto. Anche perché cosa vuoi mettere le mani sui capolavori?».

Presenti in un certo senso sono anche Giuseppe Giacobazzi e Vincenzo Salemme. Entrambi in video, entrambi avrebbero voluto esserci «ma stiamo lavorando moltissimo», dicono. Giacobazzi avrà il compito di aprire la stagione con il suo nuovo Noi – Mille volti e una bugia, dialogo esistenzia­l-esilarante sulle tante parti di noi. Per Salemme invece si tratta di un ritorno a grande richiesta con uno spettacolo che piacque molto: Con tutto il cuore (10 e 11 gennaio). Il 2019 scorrerà all’insegna dell’eterogenei­tà, tra Paola Turci che inaugurerà la sezione musicale (14 novembre), Elio che ne Il Grigio, nella rielaboraz­ione di Giorgio Gallione, riprende lo storico spettacolo di Giorgio Gaber e Sandro Luporini (6-7 dicembre), Paolo Ruffini che in Up&Down racconta le relazioni umane con un gruppo di attori disabili della compagnia Mayor Von Frinzius, grande successo ovunque con 38 sold out e 45 mila biglietti venduti (18 dicembre) e, botto di fine anno, Paolo Cevoli ne La Sagra Famiglia (27 – 31 dicembre). E questo solo per dirne alcuni.

L’anno nuovo è un connubio di ingredient­i di un cockail dai sapori tuttigusti. Troviamo la comicità che vira sulla satira con Enrico Bertolino e Michele Serra, rispettiva­mente in Instant Theatre 2019 e L’amaca di domani. Incontriam­o la cifra poetica dei Mummenscha­nz che con il nuovo You&Me ci porteranno in un mondo fantastico in cui anche gli oggetti si animeranno. Ritroverem­o in Gioele Dix quella comicità a tratti feroce in Onderod. Ci incuriosir­emo per l’insolita proposta di Ivano Marescotti e l’Orchestra di Mirko Casadei. E tra ritorni (vedi Angelo Branduardi), comicità al femminile (Teresa Mannino, in primis), la grande danza internazio­nale – citiamo Open di Daniel Ezralov – gli Oblivion che stanno trionfano con La Bibbia riveduta e scorretta e, tra molto altro, omaggi ai Queen e agli Abba, lo spazio ai più piccoli come la rinnovata collaboraz­ione con Baby BoFe’, non resta mettersi lì e cominciare scegliere. Perché il ventaglio è davvero molto diversific­ato.

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 ??  ?? Gli spettacoli Vincenzo Salemme riporta in città «Con tutto il cuore» Sotto, il comico bolognese Vito nel «Borghese gentiluomo»
Gli spettacoli Vincenzo Salemme riporta in città «Con tutto il cuore» Sotto, il comico bolognese Vito nel «Borghese gentiluomo»

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