Guernica, icona di pace sulle note di Morricone
Oggi al Museo Magi ‘900 tra le sculture di De Chirico
Guernica è la cittadina basca che, prima al mondo, subì un bombardamento aereo, la sera del 26 aprile 1937 per mano dell’aviazione nazista. Quando la notizia si diffuse, Pablo Picasso stava realizzando un’opera che rappresentasse la Spagna all’Expò di Parigi. Il pittore decise all’istante di realizzare un pannello che denunciasse l’atrocità del bombardamento su Guernica e l’opera, 3,5x8 metri, fu realizzata in soli 33 giorni, preceduta da un’intensa fase di studio, testimoniata da ben 45 schizzi preparatori.
Nelson A. Rockefeller, amico di Picasso e vicepresidente degli Usa nel 1974, per tutelarne l’integrità, convinse l’artista a rappresentarla in arazzo grazie a Jacqueline de la Baume Durrbach, artista francese dalle dita d’oro capace di tessere un dipinto trasformandolo appunto in arazzo. Per questo nel 1955 Picasso, diciotto anni dopo il primo Guernica, rifece l’opera su carta da pacchi. Ridisegnandola in sei strisce di cartone, larghe come un telaio, per essere da modello e guida per la tessitura dell’arazzo che alla morte di Rockfeller sarebbe stato esposto alle Nazioni Unite, dove è ancora oggi.
Il cartone, di proprietà della famiglia Durrbach, dopo l’esposizione a Praga, a San Paolo del Brasile e a Wròclaw, in Polonia, è stato più di recente esposto a Roma, in Senato, e al Museo Magi ‘900
fondato da Giulio Bargellini a Pieve di Cento, nell’esposizione «Guernica, icona di pace». A cui il museo emiliano darà un sèguito oggi alle 18, nella sua sede di via Rusticana A/1, con un concerto a ingresso libero che per la prima volta accosterà la musica di Ennio Morricone a un’opera d’arte molto amata dal compositore romano come Guernica. Protagoniste del concerto, organizzato dalla storica dell’arte Serena Baccaglini dell’Università Cattolica di Milano, saranno le composizioni Grido e Se questo è un uomo, da Primo Levi, due lavori peraltro mai registrati da Morricone. Oltre al lavoro del compositore Albino Taggeo, amico di Morricone, dal titolo «Guernica, Tableau Vivant», in prima esecuzione assoluta.
Sul palco ci saranno trenta elementi del Pentarte Ensemble, fondato nel 1990 a Roma dallo stesso Taggeo e da altri musicisti. La direzione è affidata a Simone Genuini dell’Accademia Santa Cecilia di Roma, con la voce recitante dell’attore Massimo Venturiello. A fungere da scenografie saranno le sculture di Giorgio De Chirico, ospitate dal museo fondato dal collezionista Giulio Bargellini all’interno di un grande edificio di archeologia industriale, ricavato in un vecchio silo di grano degli anni Trenta salvato dalla demolizione.