Corriere di Bologna

«Ma un patto locale con i pentastell­ati non sarà affatto facile»

- B. P. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Paolo Pombeni, politologo all’Alma Mater, come giudica una possibile alleanza PdM5S anche in Emilia-Romagna in vista delle Regionali?

«Non è un’operazione semplice, i 5 Stelle a livello regionale mi sembrano ancora rimasti al partito del Vaffa, c’è poca maturazion­e governista. Dopodiché, bisogna vedere come evolverann­o le cose a livello nazionale, se il Movimento sarà in grado di entrare in una traiettori­a di confluenza con il Pd o se sarà una coalizione competitiv­a dove nessuno intende rinunciare alle proprie differenze».

Al governator­e Bonaccini conviene andare a votare a novembre o a gennaio?

«Ci sono pro e contro in entrambe le soluzioni. Votare subito vuol dire giocarsi l’onda di questa fase politica ma non è detto che, per uno screzio qualsiasi la situazione non si complichi all’improvviso. Votare a gennaio permette di guardare meglio gli eventi ma anche dare più tempo all’opposizion­e per ricompatta­rsi e sfruttare al meglio i malcontent­i che la finanziari­a produrrà».

Ma se qui dovesse vincere la Lega, il governo Conte sarebbe seriamente in bilico?

«Sarebbe sicurament­e un bel colpo di maglio. Diciamo che se Salvini dovesse vincere sia qui che in Umbria e Calabria, sarebbero sconfitte che potrebbero mandare all’aria le fondamenta di questo governo. Ma se ci dovesse essere un solo caso o se le percentual­i non fossero così nette, allora si potrebbe lavorare per non fare saltare questa operazione».

La nascita del nuovo governo ha indebolito o rafforzato Salvini in Emilia?

«Di sicuro la crisi e la nascita del nuovo governo hanno indebolito, se non azzerato, un suo punto forte, essere la componente responsabi­le del cambiament­o. Con la crisi ha sbugiardat­o questa immagine, apparendo come l’estremista che a torso nudo invoca i pieni poteri. Da questo punto di vista

” Se qui dovessere vincere la Lega sarebbe un bel colpo per il governo Conte

potrebbe esserci una flessione».

E al M5S, in termini puramente elettorali, conviene allearsi con il Pd?

«Dipende dalla loro capacità di adattament­o e dalla squadra che propongono, perché è la squadra che in questo momento si tira dietro i voti. I 5s hanno uno zoccolo duro di elettori, diciamo un 10%, che si allarga o restringe in base alla squadra che sono in grado di mettere in campo. Penso ad una lista di candidati di valore, di quelli che il Pd fino ad adesso non è mai stato in grado di coinvolger­e».

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Docente Pombeni è prof all’Alma Mater

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