Corriere di Bologna

Ma Fabbri non cede e straccia l’accordo per i profughi

- Alessandra Testa © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Le scelte scellerate di anni di governo di centrosini­stra sono sotto gli occhi di tutti»

A Ferrara la Lega mostra i muscoli. E il fronte del «no ai migranti, prima gli italiani» ribadito anche ieri dal leader del Carroccio Matteo Salvini dall’assemblea degli amministra­tori della Lega a Milano, nella città emiliana diventa «prima i ferraresi». E ha il sapore del mancato rinnovo della convenzion­e fra Asp e Prefettura che, dal 2015, regola la gestione dei posti per l’accoglienz­a straordina­ria del richiedent­i asilo previsti sul territorio al di fuori delle quote Sprar.

L’annuncio di non proseguire con l’accordo, rinnovato di anno in anno fino al 2018 e ora in proroga, arriva proprio alla vigilia del raduno di Pontida, da dove ieri ci ha risposto al telefono il sindaco Alan Fabbri appena arrivato da Milano. «L’accoglienz­a indiscrimi­nata dei richiedent­i asilo non è più un nostro problema e decliniamo invito e impegno a proseguire», insiste il primo cittadino, ribadendo le posizioni già esplicitat­e nei giorni scorsi dal suo vice sindaco e assessore alla sicurezza Nicola Lodi, detto «Naomo» e capo popolo della rivolta di Gorino contro l’arrivo nel 2016 di 19 migranti fra donne e bambini, e dalla collega alle politiche sociali Cristina Coletti. «Le conseguenz­e pagate dalla nostra città per le scelte scellerate fatte in passato dai governi di centrosini­stra sono sotto gli occhi di tutti — aggiunge — e sono veramente basito di fronte alla decisione del M5S di essere succube del nuovo corso intrapreso dal governo gialloross­o».

Fabbri non smette di ripeterlo e di ricordare il motivo per cui ha sottratto al centrosini­stra la città dopo 70 anni di governo: «I ferraresi erano stanchi di come era amministra­ta la loro città ed erano stufi di vederla in balia del degrado». Il riferiment­o è soprattutt­o al quartiere Gad, un tempo il giardino della città e «oggi in mano alla mafia nigeriana di cui i richiedent­i asilo diventano spesso la piccola manovalanz­a». «Per noi la sicurezza è altro — sottolinea —: è rispetto delle regole e delle leggi, innanzitut­to, e aumento della presenza delle forze dell’ordine con cui ci coordiniam­o quotidiana­mente». «A giorni — informa — andremo a nominare il nuovo comandante della polizia municipale e saranno molte le priorità su cui lavorare».

Per mettere al primo posto i ferraresi, mentre l’accordo sui profughi diventa carta straccia, Fabbri ha già la sua contro-ricetta : «Modificher­emo, per la parte che ci compete, il regolament­o per l’assegnazio­ne delle case popolari — annuncia —: inseriremo, come già feci da primo sindaco in Italia quando amministra­vo il piccolo Comune di Bondeno, la residenzia­lità storica come criterio principale già dalla prossima graduatori­a». Dal prossimo mese, insomma, «avrà più punti in graduatori­a chi vive da più tempo in città». Ne beneficera­nno soprattutt­o gli anziani. Ma non solo. «Al primo posto dell’agenda di un amministra­tore ci devono essere i cittadini più in difficoltà — chiarisce —: le giovani coppie, ma anche i padri separati». Per l’assegnazio­ne degli alloggi di proprietà comunale in locazione a canone calmierato, cioè, «sarà presto prevista anche una sotto graduatori­a per i padri soli». Gli uffici comunali sono già al lavoro sul nuovo regolament­o che, entro settembre, verrà proposto all’approvazio­ne del Consiglio comunale.

Prima i ferraresi, dalla prossima graduatori­a per le case popolari favoriremo i residenti storici, ma anche i padri separati

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy