Torna Djordjevic ma non Teodosic Markovic c’è
Venerdì il Memorial Porelli: ci sarà anche Djordjevic, che rientra domani
Jesolo continua a essere terra di conquista per la Virtus, che per il secondo anno consecutivo si è aggiudicata il classico torneo pre-stagionale. Per la gioia di Massimo Zanetti, il patron che non manca mai a questo appuntamento e che ha sollevato soddisfatto un nuovo trofeo.
A nove giorni dall’inizio della Serie A, alla Segafredo manca un solo impegno amichevole, venerdì nel Memorial Porelli contro il Fenerbahçe di Zelimir Obradovic. Ci sarà anche Sasha Djordjevic, che rientrerà a Bologna domani sera, e quella sarà la sua prima partita diretta dopo l’estate spesa in Nazionale. Intanto mercoledì sera alle 19.30 alla Palestra Porelli sia la squadra maschile che quella femminile saranno presentate ai tifosi.
Da verificare le condizioni di Milos Teodosic, che sta proseguendo il suo percorso di terapie dopo il problema di fascite plantare al piede sinistro. L’obiettivo è averlo in campo all’esordio in campionato contro Roma, non verrà preso alcun rischio di affrettare il suo recupero per quest’ultima amichevole se non ci saranno tutte le garanzie necessarie.
La sua presenza sarà decisiva nella stagione della Virtus, che intanto si gode un Stefan Markovic già padrone della squadra. Il play serbo, alternativo ma anche complementare a Teodosic, è stato nominato Mvp a Jesolo: aver ottenuto questo riconoscimento realizzando in tutto 6 punti con 1/10 al tiro nelle due partite disputate, la dice lunga su quello che ha fatto in campo. Leadership e passaggi illuminanti a mettere i compagni sempre nelle migliori condizioni di far male.
Nella finale con Trento (11 assist, dopo i 7 della semifinale) è rimasto in campo 30 minuti nei quali la Virtus ha confezionato un +18 di parziale. Significa che nei 15 minuti
Mercoledì sera alle 19.30 alla Palestra Porelli la presentazione delle squadre
senza di lui, il punteggio è stato -16. Markovic è chiaramente la nota più positiva della Segafredo, insieme a una difesa che ha avuto momenti di eccellente intensità.
Avere lunghi dinamici e giocatori atletici intercambiabili consente molte soluzioni, quando i bianconeri sono stati sul pezzo nella loro metà campo la via del canestro per gli avversari si è spesso oscurata (41% al tiro Treviso, 45% Trento). Il rovescio della medaglia è un attacco che invece fatica a trovare gli automatismi, anche se questa in assoluto può non essere una sorpresa perché la squadra è stata al completo solo nell’ultima settimana, con l’eccezione di Teodosic.
Fra i singoli, il processo di ambientamento di Vince Hunter è quello che sta richiedendo più tempo. Il lungo americano è parso scarico dal punto di vista delle energie e forse sta pagando più degli altri i carichi di lavoro di questo periodo. Nel supplementare della finale è però stato un fattore importante e potrebbe aver acquisito la fiducia necessaria per sbloccarsi.