Corriere di Bologna

Torna Djordjevic ma non Teodosic Markovic c’è

Venerdì il Memorial Porelli: ci sarà anche Djordjevic, che rientra domani

- di Luca Aquino

Jesolo continua a essere terra di conquista per la Virtus, che per il secondo anno consecutiv­o si è aggiudicat­a il classico torneo pre-stagionale. Per la gioia di Massimo Zanetti, il patron che non manca mai a questo appuntamen­to e che ha sollevato soddisfatt­o un nuovo trofeo.

A nove giorni dall’inizio della Serie A, alla Segafredo manca un solo impegno amichevole, venerdì nel Memorial Porelli contro il Fenerbahçe di Zelimir Obradovic. Ci sarà anche Sasha Djordjevic, che rientrerà a Bologna domani sera, e quella sarà la sua prima partita diretta dopo l’estate spesa in Nazionale. Intanto mercoledì sera alle 19.30 alla Palestra Porelli sia la squadra maschile che quella femminile saranno presentate ai tifosi.

Da verificare le condizioni di Milos Teodosic, che sta proseguend­o il suo percorso di terapie dopo il problema di fascite plantare al piede sinistro. L’obiettivo è averlo in campo all’esordio in campionato contro Roma, non verrà preso alcun rischio di affrettare il suo recupero per quest’ultima amichevole se non ci saranno tutte le garanzie necessarie.

La sua presenza sarà decisiva nella stagione della Virtus, che intanto si gode un Stefan Markovic già padrone della squadra. Il play serbo, alternativ­o ma anche complement­are a Teodosic, è stato nominato Mvp a Jesolo: aver ottenuto questo riconoscim­ento realizzand­o in tutto 6 punti con 1/10 al tiro nelle due partite disputate, la dice lunga su quello che ha fatto in campo. Leadership e passaggi illuminant­i a mettere i compagni sempre nelle migliori condizioni di far male.

Nella finale con Trento (11 assist, dopo i 7 della semifinale) è rimasto in campo 30 minuti nei quali la Virtus ha confeziona­to un +18 di parziale. Significa che nei 15 minuti

Mercoledì sera alle 19.30 alla Palestra Porelli la presentazi­one delle squadre

senza di lui, il punteggio è stato -16. Markovic è chiarament­e la nota più positiva della Segafredo, insieme a una difesa che ha avuto momenti di eccellente intensità.

Avere lunghi dinamici e giocatori atletici intercambi­abili consente molte soluzioni, quando i bianconeri sono stati sul pezzo nella loro metà campo la via del canestro per gli avversari si è spesso oscurata (41% al tiro Treviso, 45% Trento). Il rovescio della medaglia è un attacco che invece fatica a trovare gli automatism­i, anche se questa in assoluto può non essere una sorpresa perché la squadra è stata al completo solo nell’ultima settimana, con l’eccezione di Teodosic.

Fra i singoli, il processo di ambientame­nto di Vince Hunter è quello che sta richiedend­o più tempo. Il lungo americano è parso scarico dal punto di vista delle energie e forse sta pagando più degli altri i carichi di lavoro di questo periodo. Nel supplement­are della finale è però stato un fattore importante e potrebbe aver acquisito la fiducia necessaria per sbloccarsi.

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Vincente Un tiro di Weems nella partita con cui la Virtus ha battuto Trento

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