Cervi oppure Moreira per sostituire Sims
La Pompea costretta a rivedere piani e tattica a soli 8 giorni dal debutto in serie A
Sembrava andare tutto a gonfie vele, per la Fortitudo, fino a venerdì sera - squadra convincente, ottimo precampionato, entusiasmo dell’ambiente - e forse era destino che qualcosa dovesse improvvisamente andare storto. Il cazzotto alla base del canestro con cui si è rotto una mano Henry Sims rischia di scombinare tutti i piani della Pompea, fin lì meticolosamente messi a punto: c’è da cambiare un giocatore chiave, valutare un eventuale cambio nella formula stranieri-italiani, rifare i conti del budget, ed a soli otto giorni da un debutto in serie A atteso da dieci anni. Il tutto per un gesto di pura frustrazione, due tiri liberi sbagliati nel finale della partita persa con Pistoia, la più inutile delle amichevoli di metà settembre.
Si dice che certe cose succedano solo in Fortitudo, ed anche se non è del tutto vero (giusto trent’anni fa Joe Binion come sfogo dopo una sconfitta a Reggio Emilia diede un pugno ad una porta a vetri, si procurò una grave ferita alla mano destra e venne sostituito da Livorno, quella che poi due mesi dopo arrivò alla storica finale con Milano del 1989) la sensazione è di essere di fronte a una vicenda più unica che rara. Ma a questo punto, detto e ripetuto del gesto inconsulto del povero Sims, visto poi desolatamente in panchina con vistoso tutore al braccio destro sabato sera per la partita con Pesaro, poco importa come si sia andato il grottesco incidente. Conta solo cosa fare adesso.
Con gli accertamenti medici da completare tra oggi e domani, i tempi di recupero del giocatore sono ancora da stabilire, prevederli di durata medio-lunga è facile visto che la radiografia effettuata subito in Liguria parla di frattura scomposta, ma fino a che non se ne avrà un’idea più precisa, per il club è difficile anche solo capire quale strada prendere per correre ai ripari. Moltissimo dipende dal responso medico: a naso, se il problema è risolvibile in un paio di mesi si andrà su un giocatore a gettone, se ce ne vorranno molti di più si cercherà un sostituto definitivo.
Trovarne uno all’altezza non è però facile, né tantomeno economico, specie con così poco tempo a disposizione. Da non scartare l’ipotesi di andare avanti così, quindi con Daniel centro titolare, almeno per un po’, magari anche solo fino alla prima giornata a Pesaro, già battuta di 23 a La Spezia e certo alla portata della Pompea anche senza Sims. Curiosa peraltro la situazione che si verrà a creare all’Adriatic Arena martedì 24, con la Effe priva di Sims che si è rotto una mano da solo con un gesto di stizza e Pesaro senza Paul Eboua che si è rotto un ginocchio parcheggiando sotto casa.
Con Riccardo Cervi come unico nome al momento d’attualità (girato anche quello dell’ex virtussino Yanick Moreira, profilo però poco convincente già a luglio, prima della firma di Sims), Martino e Carraretto sono costretti a ragionare anche su un possibile cambio di identità tattica. Cervi è un 5 di stazza e posizione, molto diverso da Sims, ma un italiano da quintetto in più farebbe comunque comodo: più chance di prendere il premio per il minutaggio agli italiani e nessun visto in più da bruciare, restando al 5+5. Ora per la squadra, che comunque corre con 6 vittorie su 7 in preseason, mercoledì ultima amichevole (a porte chiuse) con Pistoia.