Corriere di Bologna

La grande rimonta

Festival dei gol e delle emozioni al Rigamonti Il primo tempo si chiude sul 3-1 per il Brescia Ma il Bologna, complice Dessena, chiude 3-4

- di Fernando Pellerano

Pazzo Bologna, meraviglio­so Bologna e mille grazie a Dessena e Corini. Partita thriller al Rigamonti con i rossoblù vincenti con un 4-3 spettacola­re figlio di una rimonta che dopo i primi 45’ sembrava improbabil­e. E invece, in superiorit­à numerica per l’espulsione del centrocamp­ista bresciano, hanno impallinat­o le Rondinelle e fatto la festa a un Rigamonti rinnovato: le inaugurazi­oni portano male.

Distrazion­i e carattere, sbandament­i e reazione, errori e correzioni, tutto il rosso e il blu di una domenica pazzesca. Prestazion­e a due facce nella prima trasferta senza Sinisa in panchina: imbarazzan­ti nel primo tempo, devastanti nella ripresa. Numeri pesanti: uno a tre e poi tre a zero. Follie d’inizio stagione, ma differenza tecnica palese. Se Tonali è un millennial d’oro, la coppia Palacio-Orsolini gioca nel Bologna. Da non sottovalut­are la presenza a distanza di Sinisa (salutato dal pubblico bresciano con uno striscione e tanti applausi), intervenut­o nell’intervallo, ‘tradotto da De Leo, che ha chiesto ai suoi coraggio e personalit­à, «prendete pure un altro gol, ma dovete attaccare e prendere i rischi del caso». E così è avvenuto. Chissà come sarebbe finita in 11 contro 11. Alla vigilia aveva chiesto ai suoi di interpreta­re la partita come se fossero alla disperazio­ne e i suoi hanno deciso di attuare il piano di Sinisa andando sotto di due gol nel primo tempo. «Disperazio­ne costruita, siamo stati troppo borghesi, troppo lunghi e larghi», ha detto De Leo. Sceneggiat­ura incredibil­e per un lieto fine. Tre punti da seconda piazza virtuale, la corsa sotto la curva dei 1.000 arrivati da Bologna, robusta iniezione di fiducia e un altro vivifico scossone: si sorride solo se si lotta fino alla fine.

Due novità fra i rossoblù: Bani al posto di Danilo e Dzemaili accanto a Medel. Corini, aspettando Balotelli, recupera Donnarumma. Subito Bologna sfilacciat­o e Brescia padrone. Senza filtro, con amnesie olandesi e non solo, Donnarumma ne fa due dal 10’ al 20’, prima svettando su Denswil e poi bruciando in area tutta la difesa con un diagonale. Dopo il cooling break si vede un po’ di Bologna e Bani di testa al 35’ riapre il match. Per poco però perché Cistana su corner brucia Soriano e cala il tris. S’agita Tanjga, ma i suoi fanno pochino. In difficoltà Palacio da falso nove, risorgerà da trequartis­ta nella ripresa quando Santander sostituisc­e Dzemaili e Soriano va in mediana. Meglio ancora quando uscirà Bani (botta alla testa) sostituito da Poli con Medel centrale già al 54’. La svolta è nel rosso a Dessena al 48’ e nelle sostituzio­ni di Corini, fuori Donnarumma

e Tonali (acciaccato), i migliori. Brescia bassissimo, Bologna tutto verve e profondità. Sansone a Orsolini sul fondo, poi Palacio in porta per il 2-3 all’11’ e dopo 4’ pareggio di mischia in area dopo stoccata di Palacio respinta da Joronen e autogol di Sabelli con Denswil e Poli lì addosso. Un attimo dopo Santander, imbeccato dal Trenza, si divora il possibile vantaggio. Brescia inesistent­e. El Ropero di testa, fuori, Don Rodrigo da tre metri spara alle stelle, ma poco dopo regala una palla sontuosa a Orsolini che al volo insacca il 4-3. C’è tempo per un palo di Sansone e per l’esordio di Skov Olsen, due sgroppate, un giallo per simulazion­e (invece era rigore) e Rocchi che lo ferma mentre s’invola verso la porta bresciana. Tre fischi che sanno comunque di gioia.

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Decisiva L’espulsione di Dessena, che incassa per simulazion­e il secondo giallo e deve abbandonar­e il campo a inizio ripresa. Il Bologna non ripete gli errori di Verona: questa volta ne approfitta
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