La grande rimonta
Festival dei gol e delle emozioni al Rigamonti Il primo tempo si chiude sul 3-1 per il Brescia Ma il Bologna, complice Dessena, chiude 3-4
Pazzo Bologna, meraviglioso Bologna e mille grazie a Dessena e Corini. Partita thriller al Rigamonti con i rossoblù vincenti con un 4-3 spettacolare figlio di una rimonta che dopo i primi 45’ sembrava improbabile. E invece, in superiorità numerica per l’espulsione del centrocampista bresciano, hanno impallinato le Rondinelle e fatto la festa a un Rigamonti rinnovato: le inaugurazioni portano male.
Distrazioni e carattere, sbandamenti e reazione, errori e correzioni, tutto il rosso e il blu di una domenica pazzesca. Prestazione a due facce nella prima trasferta senza Sinisa in panchina: imbarazzanti nel primo tempo, devastanti nella ripresa. Numeri pesanti: uno a tre e poi tre a zero. Follie d’inizio stagione, ma differenza tecnica palese. Se Tonali è un millennial d’oro, la coppia Palacio-Orsolini gioca nel Bologna. Da non sottovalutare la presenza a distanza di Sinisa (salutato dal pubblico bresciano con uno striscione e tanti applausi), intervenuto nell’intervallo, ‘tradotto da De Leo, che ha chiesto ai suoi coraggio e personalità, «prendete pure un altro gol, ma dovete attaccare e prendere i rischi del caso». E così è avvenuto. Chissà come sarebbe finita in 11 contro 11. Alla vigilia aveva chiesto ai suoi di interpretare la partita come se fossero alla disperazione e i suoi hanno deciso di attuare il piano di Sinisa andando sotto di due gol nel primo tempo. «Disperazione costruita, siamo stati troppo borghesi, troppo lunghi e larghi», ha detto De Leo. Sceneggiatura incredibile per un lieto fine. Tre punti da seconda piazza virtuale, la corsa sotto la curva dei 1.000 arrivati da Bologna, robusta iniezione di fiducia e un altro vivifico scossone: si sorride solo se si lotta fino alla fine.
Due novità fra i rossoblù: Bani al posto di Danilo e Dzemaili accanto a Medel. Corini, aspettando Balotelli, recupera Donnarumma. Subito Bologna sfilacciato e Brescia padrone. Senza filtro, con amnesie olandesi e non solo, Donnarumma ne fa due dal 10’ al 20’, prima svettando su Denswil e poi bruciando in area tutta la difesa con un diagonale. Dopo il cooling break si vede un po’ di Bologna e Bani di testa al 35’ riapre il match. Per poco però perché Cistana su corner brucia Soriano e cala il tris. S’agita Tanjga, ma i suoi fanno pochino. In difficoltà Palacio da falso nove, risorgerà da trequartista nella ripresa quando Santander sostituisce Dzemaili e Soriano va in mediana. Meglio ancora quando uscirà Bani (botta alla testa) sostituito da Poli con Medel centrale già al 54’. La svolta è nel rosso a Dessena al 48’ e nelle sostituzioni di Corini, fuori Donnarumma
e Tonali (acciaccato), i migliori. Brescia bassissimo, Bologna tutto verve e profondità. Sansone a Orsolini sul fondo, poi Palacio in porta per il 2-3 all’11’ e dopo 4’ pareggio di mischia in area dopo stoccata di Palacio respinta da Joronen e autogol di Sabelli con Denswil e Poli lì addosso. Un attimo dopo Santander, imbeccato dal Trenza, si divora il possibile vantaggio. Brescia inesistente. El Ropero di testa, fuori, Don Rodrigo da tre metri spara alle stelle, ma poco dopo regala una palla sontuosa a Orsolini che al volo insacca il 4-3. C’è tempo per un palo di Sansone e per l’esordio di Skov Olsen, due sgroppate, un giallo per simulazione (invece era rigore) e Rocchi che lo ferma mentre s’invola verso la porta bresciana. Tre fischi che sanno comunque di gioia.