«Troppo borghesi in avvio, poi Sinisa ci ha chiesto coraggio»
De Leo: «Il nostro allenatore è ambizioso». Bigon: «Mihajlovic felice del successo»
Dopo la soffertissima vittoria di Brescia, l’analisi di Emilio De Leo parte da un concetto espresso anche nella conferenza prepartita: «Mihajlovic ci aveva chiesto di essere da subito disperati e vivere ogni minuto come se fosse decisivo ma noi ci siamo ritrovati davvero nella disperazione per poi reagire. Nella prima parte della gara siamo stati troppo borghesi e, anche se avevamo preso bene il campo, non abbiamo saputo ammazzare la partita nel momento giusto. Dal punto di vista tattico non siamo stati stretti e corti come avremmo dovuto e ci è mancato qualcosa anche a livello di aggressività nelle marcature almeno su due gol». Nell’intervallo poi qualcosa è cambiato ed è stato ancora una volta Sinisa Mihajlovic dalla sua stanza nel reparto di Ematologia del Sant’Orsola a dare la scossa: «In quelle condizioni di punteggio — spiega De Leo — ci ha spiegato che dovevamo essere disposti anche a rischiare di subire un altro gol pur di creare le condizioni per vincere la partita. Il nostro allenatore è molto ambizioso per mentalità e tutti noi vogliamo essere come lui. Siamo scesi in campo senza pensare agli errori commessi ma soltanto a come poter dare qualcosa in più e recuperare il risultato».
Il collaboratore tattico rossoblù sottolinea poi anche gli aspetti di crescita del Bologna: «Abbiamo dimostrato di saper lottare fino all’ultimo minuto ed è fondamentale per una squadra che punta a diventare importante. A Verona ci era mancata proprio questa determinazione. Non credo che abbiamo un problema di produzione offensiva, eventualmente solo di realizzazione ma per noi è importante costruire tanto gioco riuscendo però anche ad accorciare bene il campo. Solo così,come ci dice Sinisa, non faremo mai un passo indietro». In merito invece allo spostamento di Gary Medel in difesa, De Leo ci tiene a chiarire che non si tratta di una scelta a lungo termine: «Contro una squadra in dieci abbiamo pensato di arretrarlo per avere copertura sufficiente al centro e liberare i terzini ma non sarà una scelta sistematica. Detto che Bani ha subito solo una botta e che contiamo di accelerare i tempi del rientro di Danilo, non siamo in ansia per il ruolo e Medel tornerà a fare il suo compito». Ultime battute poi dedicate a due protagonisti che il Bologna non ha ancora pienamente ritrovato: «Dzemaili ci può dare più qualità rispetto a Poli e abbiamo pensato di fargli mettere minuti nelle gambe in vista dei prossimi impegni ravvicinati. Dijks invece credo che si stia applicando tanto ma non abbia ancora ritrovato i suoi ritmi ideali». Nel postpartita del Rigamonti parla anche il direttore sportivo Riccardo Bigon: «Voglio ringraziare il Brescia e i suoi tifosi per lo striscione per Mihajlovic: ogni domenica vediamo che l’affetto per lui accomuna tutti. L’ho sentito dopo la vittoria ed era molto contento. Sappiamo che il suo problema è passeggero e di poter tenere duro fino al suo ritorno».
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De Leo Mihajlovic ci ha spiegato che dovevamo essere disposti anche a rischiare di subire un altro gol pur di creare le condizioni per vincere la partita