Corriere di Bologna

Niente carcere per il sindaco di Bibbiano Che querela tutti

Nel mirino gli autori di 147 post e commenti di odio sui social, fra cui il ministro. Intanto a Bologna gli antifascis­ti invitano a «impedire» il presidio previsto oggi davanti al Pratello

- Grassi

Il Riesame ha deciso che Andrea Carletti, sindaco di Bibbiano, resta ai domiciliar­i. Una piccola vittoria per Carletti che, fa sapere il suo avvocato, ad agosto ha sporto querela contro ben 147 post minatori o diffamator­i. Fra gli autori di questi post c’è anche il ministro Luigi Di Maio. Proprio il post di Di Maio avrebbe scatenato molti commenti di odio.

Intanto oggi, davanti al tribunale minorile di via del Pratello, si terrà un presidio di gruppi di destra: gli antifascis­ti annunciano contestazi­oni.

Si passa ufficialme­nte al contrattac­co, a Bibbiano, dopo settimane e settimane di minacce via telefono e via e-mail e di offese sui social network. Gli amministra­tori del Comune, finito al centro dell’inchiesta sui presunti affidi illeciti nonostante le indagini della magistratu­ra riguardino casi in tutta la Val d’Enza reggiana, stanno terminando i colloqui con gli avvocati che hanno aderito alla manifestaz­ione d’interesse pubblicata ad hoc: a breve deciderann­o in che maniera agire contro il danno d’immagine che ritengono il paese abbia subito dal 27 giugno a oggi.

Intanto il sindaco sospeso del Comune, Andrea Carletti, ai domiciliar­i per abuso d’ufficio e falso, è già formalment­e passato dalle parole ai fatti: tramite il suo legale Giovanni Tarquini ha presentato querela per minacce, calunnia e diff a maz i o n e , a l l e g a n d o 1 4 7 post — «ma a breve integrerem­o con molti altri», dice il legale — raccolti in questi mesi. Dal 12 agosto, giorno della denuncia, la polizia postale è al lavoro per capire chi esattament­e si celi dietro quei profili, ma un nome eccellente c’è già: uno dei messaggi in allegato all’esposto era stato pubblicato subito, il 27 giugno, sulla pagina facebook ufficiale dell’allora vicepremie­r Luigi Di Maio. «Arrestato. Affari con i bambini tolti ai genitori» la frase che campeggiav­a, fino a ieri, su una foto di Carletti con fascia tricolore. L’avvocato Tarquini dice di non voler nemmeno ripetere alcuni di questi messaggi, visto il t e n o r e , ma a g g i u n g e c h e «Carletti ha sentito che l’incolumità sua e della sua famiglia era a rischio».

Di Di Maio prende le difese la capogruppo del Movimento 5 Stelle in Val d’Enza Natascia Cersosimo, la stessa che aveva denunciato presunte irregolari­tà sugli affidi prima che scoppiasse l’inchiesta. «Stiamo scherzando spero», ha commentato la notizia della querela contro il post della pagina del leader grillino. Dal M5S al Partito democratic­o, acerrimi rivali quando l’inchiesta è scoppiata e oggi alleati di governo. Parlare di Bibbiano? «Facciamo un convegno», è l’idea del Pd nella bassa modenese. Da Mirandola, dove i carabinier­i hanno acquisito in Comune materiale su presunti affidi di minori del territorio, il capogruppo Roberto Ganzerli dice: «Si convochi entro novembre, d’intesa con la Regione e il tribunale dei minori. Siamo noi per primi a volere la verità su quanto accaduto».

Da subito l’eco dell’inchiesta, con conseguent­i reazioni politiche, ha scavallato i confini territoria­li, e continua a f a r l o . Q u e s t a ma t t i n a a d e s e mpi o l ’a t te n z i o n e s a r à concentrat­a a Bologna, dove alle 10.30 è atteso il raduno di gruppi di destra davanti al Tribunale per i minorenni in via del Pratello al grido di «Ieri Bibbiano e oggi?», con conseguent­e contro presidio antifascis­ta del comitato Il Pratello R’Esiste.

Sul fronte giudiziari­o, si registra una piccola vittoria della difesa del sindaco Carletti e di altri quattro indagati nell’inchiesta (tra cui il presunto vertice del sistema Federica Anghinolfi): il tribunale del Riesame ha rigettato l’appello della procura di Reggio che chiedeva di nuovo, dopo il primo diniego del gip, la misura dei domiciliar­i, a carico dei 5 indagati, per un altro presunto episodio di abuso d’ufficio in concorso con oggetto l’affidament­o di incarichi legali. «Non c’è gravità indiziaria», ha detto il tribunale del Riesame.

” Il legale di Carletti Ci sono frasi minacciose e diffamator­ie: ma le querele risalgono alla metà di agosto

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