La truffa delle polizze per le colpe mediche Nei guai un assicuratore
Un grosso rischio per i ventitré medici truffati e per i loro pazienti, oltre che un introito perso dalla compagnia di assicurazione. Fortuna ha voluto che non ci fossero errori da risarcire, legati alla delicata attività di chirurgo o pediatra e in generale attinente alla salute dei cittadini. Altrimenti sarebbe stato un bel g u a i o v i s to c h e i d ot to r i , clienti da tutta Italia, erano stati raggirati da un consulente assicurativo, D. F. N., 72 enne s ub a g e nte di una not a compagnia a s s i c ur a t i va di San Cesario sul Panaro, che incassava i premi per rinnovare le polizze per coprire danni derivanti dall’esercizio della professione e invece teneva il denaro per sé. Presentando ai clienti quietanze false su carta intestata dell’agenzia. E las c i a n d o l i i n q u e s to modo esposti alla scopertura assicurativa se qualcosa fosse andato storto durante le loro prestazioni.
L’agente è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Bologna per il reato di truffa continuata. Nei suoi confronti il giudice per le indagini preliminari, Grazia Nart, ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo delle somme di denaro provento del reato, che secondo la ricostruzione delle Fiamme gialle ammonta a 300 mila euro. L’operazione «Medici senza barriere», indagine condotta dai finanzieri del comando provinciale della guardia di Finanza di Bologna e coordinate dal pm Antonella Scandellari, parte dalla segnalazione di un medico insospettito, che aveva chiesto spiegazioni all’agenzia di assicurazione a s ua vol t a parte l e s a . I l s ub agente infatti riceveva le somme dai medici, che di lui, operatore esperto, all’apparenza affidabile e al di sopra di ogni sospetto, si fidavano ciecamente.
Il 72 enne, residente a Bologna, aveva necessità di sistemare la sua situazione economica. La rete di clienti che si era creato era fatta di medici in ogni parte d’Italia: 23 del Bol o g ne s e , a l t r i da Roma, Bergamo, Torino, Cagliari e dalla Puglia. Si erano passati parola. La loro fiducia è stata tradita. Vale per la stessa compagnia di assicurazione: non vedendo rinnovare le polizze, le annullava alla scadenza, ritenendo che fosse la volontà dei clienti. Perdendo le relative somme invece regolarmente versate all’agente.
I truffati — una parte dei q u a l i , c o me l a s o c i e t à , h a sporto denuncia, e a cui potrebbero aggiungersi altri casi — avevano versato dal migliaio di euro fino a 80 mila euro. In media si parla di 10 mila euro all’anno a testa. Un fenomeno molto pericoloso, diffuso in tutto il Paese e al quale la guardia di Finanza riserva molt a a t te nz i o ne, pro pr i o perché mette a rischio la salute dei cittadini che potrebbero trovarsi oltre a un danno grave la beffa di un mancato risarcimento.