Corriere di Bologna

Si è spento Giorgio Lenzi, artista e pittore

Lunedì il ricordo

- Fernando Pellerano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Fu anche un rabdomante. Lo scoprì a nove anni, osservando all’opera uno vero che nella proprietà del papà, medico condotto di San Lazzaro con altri 8 figli, cercava un po’ d’acqua. Il bastoncino vibrò fra le sue mani. Nel circondari­o fu poi lui a trovare pozzi e fonti d’acqua, guadagnand­o pure qualcosa. Nella vita però Giorgio Lenzi ha fatto l’artista e lo ha fatto fino alla fine, anche in ultimo, da ricoverato, regalando poi gli acquerelli agli altri pazienti. Pittore, scultore, designer, è scomparso tre giorni fa. È così che lo ricorda la città, un creativo poliedrico, con l’arte a guidarlo ovunque. Formatosi a Bologna erediterà la cattedra di Cleto Tomba. Come pittore ha esposto in numerose mostre raccoglien­do premi e riconoscim­enti. Diverse le sculture in città (un bassorilie­vo di Bologna in piazza Galilei), in particolar­e al Monumental­e della Certosa. Partecipò all’apertura dei lavori per il restauro del Nettuno negli anni ’90, scoprì alcuni affreschi della scuola dei Carracci durante un restauro in una villa a Zola Predosa. Ha vissuto e lavorato nella reggia di Bokassa, ma ha realizzato anche bar come l’Antica Riviera a Milano Marittima. Appassiona­to di motori riassembla­va le Porsche comprando qua e là pezzi sparsi. E se aveva un dubbio andava a Stoccarda, alla casa madre. Verrà ricordato lunedì alle 19 alla Chiesa dei Servi.

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