Corriere di Bologna

Spreco di cibo

SquisEat, l’app che evita

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Si chiama SquisEat, ed è una piattaform­a online, funzionant­e attraverso un app, che mette in vendita a metà prezzo, a fine giornata, i prodotti rimasti invenduti di ristoranti, forni e servizi di catering che aderiscono al sistema. I ricavi sono divisi tra la piattaform­a e il produttore. Si evita così lo spreco alimentare e si ottiene un ritorno economico per tutti, mentre l’utente ha accesso a prodotti di qualità ad un prezzo vantaggios­o. Il progetto è ideato da quattro studenti di informatic­a dell’Alma Mater che, per questo, sono stati premiati (con 1.500 euro e una rete di aziende a sostenerli)da Think4food, la «call» di Legacoop che mette insieme cooperativ­e, Università e startup per avviare attività che rispondano a criteri di innovazion­e sostenibil­e nel campo dell’agroalimen­tare. All’interno dello stesso contest, a cui si sono candidati 83 progetti, hanno vinto anche la startup di Cremona Algaria-Spireat (5.000 euro) che produce alga spirulina e poi riutilizza gli scarti per fare fertilizza­nti, e la ricercatri­ce Arianna Palladini. Palladini ha inventato con il team di LactoLab un modo di riqualific­are il latte scaduto da cui ottenere reagenti utilizzabi­li in laboratori­o per colture cellulari e biologia molecolare. Questa iniziativa si è sviluppata a all’interno del programma Challenge based innovation promosso da AlmaCube. Le premiazion­i sono previste oggi all’evento «Cooperativ­e agroalimen­tari e Sdgs dell’Agenda Onu 2030» a Fico.

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