A testa altissima
Il Bologna diverte, Dzeko segna al 93esimo Ingenuità rossoblù e polemiche sull’arbitro Saputo deluso per il ko: «Perso un punto»
Un black out di 15” e la Roma passa. Sfuma all’ultimo secondo il sogno del Bologna, fatale un discutibile fallo a centrocampo, l’immediata ripartenza giallorossa con dormita rossoblù, la stoccata di Dzeko solo soletto davanti a Skorupski: terzo e ultimo minuto di recupero, non c’è neppure il tempo di tornare a centrocampo, un Pairetto affatto impeccabile fischia la fine. Stavolta saltano di gioia gli avversari, contestano invece i bolognesi per quella punizione: fallo di mano di Santander o no? Per l’arbitro prima sì, e infatti indica il braccio, ma dopo, a partita finita, avrebbe detto di no, confermando però la sanzione.
Alla fine buona la prima per Fonseca al Dall’Ara e in trasferta, sfortunata invece la prima senza Sinisa al Dall’Ara dove era presente Saputo. La Roma può così accodarsi alle prime della classe, il Bologna costretto a incassare l’amaro epilogo dopo aver raddrizzato una partita giocata tutto sommato alla pari nonostante il divario tecnico e sfiorando addirittura il colpaccio col solito Soriano fermato da un miracoloso Lopez. Il cuore e la determinazione hanno pareggiato il disvalore coi romanisti, ma la testa s’è sconnessa a un metro dal traguardo. Il pomeriggio è tutto condensato in quel fallo fischiato sulla trequarti capitolina, coi giallorossi da poco in 10 che battono subito mentre tre rossoblù discutono con l’arbitro, e così Veretout attraversa il centrocampo avversario, nessuno lo butta giù, l’ex viola scarica su Pellegrini che serve in mezzo Dzeko che, abbandonato da Denswill, appoggia di testa in rete con Skorupski fermo sulla linea. Patatrac.
Roma due Bologna uno, dopo il botta e risposta a inizio ripresa con Kolarov su punizione al 4’ e Sansone su rigore al 9’. Patatrac allo stadio e, immaginiamo, anche al Sant’Orsola sulla panchina di Mihajolovic. «Rammaricato», rivela De Leo che l’ha sentito al telefono. Naturale. Il Bologna non è ancora grande, ma sta studiando. Una sconfitta con la Roma non è un’eresia, ma perdere così, dopo 90’ equilibrati, no nonostante il pallino tenuto dai giallorossi, fa male. S’interrompe la serie delle vittorie casalinghe e si ripesca l’ultima sconfitta con la Juve: era il 24 febbraio. Una bella striscia. Bruttino e noioso il primo tempo, scoppiettante la ripresa. Due squadre speculari, entrambe col 4-23-1, Destro in attacco e Bani di nuovo centrale per Sinisa, Solo due cambi rispetto alla squadra di coppa per Fonseca con Dzeko inamovibile. Roma in palleggio, Bologna che prova ripartire. Soffre la catena di destra con Tomi e Orsolini schiacciati da Kolarov larghissimo e Mkhitaryan interno. Pericoli però zero. Due tirini
in porta di Sansone e Pellegrini. Dijks prende una botta (in dubbio per Genova) e lascia il posto a Krejci. Ripresa boom con la Roma al 4’ in gol su punizione dal limite: Skorupski chiede alla barriera di non saltare e Kolarov (avrà sentito?) la scavalca e segna. Entra Zaniolo per Kluivert e il Bologna pareggia: azione manovrata, Soriano contrastato in area da Kolarov, Pairetto deciso fischia. Rigore generoso, Var silente, Sansone spiazza Lopez. È il 9’. Lo spagnolo però si rifà poco dopo sul destro di Soriano. Inerzia rossoblù, volano i falli in casa Roma. Arancioni quelli di Veretout e Zaniolo. Dzeko e Pellegrini sfiorano il palo. Ultimi 10’, dentro Palacio e Santander, poi il rosso a Mancini, gli ultimi assalti, ma il tiro da 3 punti è della Roma, e finisce in rete.