Corriere di Bologna

«Sinisa era dispiaciut­o Serve più aggressivi­tà»

Il rammarico di De Leo a fine partita. Offese social a Mihajlovic, esposto alla polizia

- Di Marco Vigarani

Incassata all’ultimo istante la seconda sconfitta interna dal momento dell’arrivo a Bologna, Emilio De Leo non nasconde il proprio rammarico che però non è legato soltanto al gol subito a tempo scaduto. «Mi dispiace perché i ragazzi avrebbero meritato di portare a casa un punto — spiega il collaborat­ore rossoblù — ma nel momento in cui avevamo trovato la quadratura del cerchio non siamo stati bravi a chiudere la gara. Nel primo tempo avremmo dovuto essere più aggressivi ed invece siamo entrati in campo timidi e la nostra pressione lenta ha permesso alla Roma di giocare a testa alta, nella ripresa però abbiamo reagito e ritrovato i codici di gioco che avevamo individuat­o in settimana. Alla f i ne poi a ve va mo i l match point, non siamo stati scaltri a chiudere la gara e siamo stati puniti».

Sul gol sono tante le disattenzi­oni che si sommano a partire da quel fallo fischiato da Pairetto ma non compreso dai protagonis­ti in campo: «I ragazzi — prosegue De Leo — hanno protestato per l’assegnazio­ne della punizione e mi sembra che l’arbitro non sia stato troppo chiaro nella segnalazio­ne. Poi però avremmo dovuto rompere la ripartenza di Veretout, evitare il cross ed essere più attenti su Dzeko: facciamo ammenda di tutti nostri errori e cerchiamo di farne tesoro per il futuro. Anche sulla punizione trasformat­a in gol da Kolarov mi rammarico per le modalità di gioco che hanno portato a quella situazione».

A proposito dell’ esterno serbo gialloross­o, qualcosa non ha funzionato: «Orsolini nel primo tempo avrebbe dovuto andare a mettere pressione a Fazio dando quindi a Tomiyasu il tempo di andare a prendere Kolarov ma non siamo stati bravi ad applicare questa lettura di gioco».

Detto degli errori, c’è però spazio anche per una difesa del lavoro fatto finora: «L’atteggiame­nto offensivo e spavaldo è il nostro marchio di fabbrica, vogliamo sempre indirizzar­e le partite puntando sulle nostre qualità. A fine primo tempo ci siamo detti che è importante saper soffrire ma non trovare conforto nella sofferenza. Dobbiamo sapere quando tenere botta e quando ripartire. Il nostro processo di crescita deve passare anche dalla gestione delle fasi della gara in cui diventa importante portare a casa il risultato: le grandi squadre sanno anche spendere un fallo tattico nel momento giusto».

De Leo infine racconta le comunicazi­oni avute con Mihajlovic che ha parlato alla squadra prima della partita con l’ormai consueta videochiam­ata: «Ci siamo sentiti in settimana, prima e durante la gara. Alla fine era rammaricat­o perché abbiamo dimostrato poca malizia ma è sempre concentrat­o su quello che si può migliorare. Ci chiede sempre di avere più coraggio e noi vogliamo diventare una squadra forte figlia di un allenatore forte». Intanto il Bologna ha presentato un esposto alla polizia postale e Facebook contro una pagina all’interno del quale sono comparsi post di offese a Mihajlovic.

Sinisa ci chiede sempre di avere più coraggio e noi vogliamo diventare una squadra forte figlia di un allenatore forte

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 ??  ?? Le proteste Nella foto, le proteste di Medel con l’arbitro Pairetto dopo il gol della Roma avvenuto al termine del recupero
Le proteste Nella foto, le proteste di Medel con l’arbitro Pairetto dopo il gol della Roma avvenuto al termine del recupero
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