Insulti social a Sinisa la figlia: uno schifo
Il pellegrinaggio a San Luca verrà replicato il 6 ottobre insieme ai tifosi della Lazio. Don Vacchetti: «Tantissime richieste»
Da una parte la vergogna degli insulti provenienti da una pagina Facebook, dall’altra un nuovo pellegrinaggio a San Luca per ribadire il proprio sostegno a Sinisa Mihajlovic: è incredibile quanta differenza possa esistere tra due fatti distanti soltanto poche ore. Dopo l’ondata di sdegno proveniente da tutta Italia, già domenica sera il social network ha provveduto a eliminare la pagina che aveva pubblicato frasi ed immagini indecenti riguardo la salute del tecnico rossoblù.
Il primo obiettivo è stato raggiunto per la soddisfazione anche del Bologna che si era immediatamente attivato per segnalare la pagina ed ottenerne la scomparsa dal web. La miserabile campagna d’odio nei confronti di Mihajlovic è stata commentata con poche parole anche dalla figlia Viktorija su Instagram. «Che schifo», ha scritto la ragazza esprimendo un disgusto condiviso da tutti nella speranza che i protagonisti di questo gesto deprecabile possano essere rintracciati. Detto della complessità delle indagini sul web a partire anche dall’identificazione del tipo di reato (non ci sarebbero gli estremi per la diffamazione), formalmente non è stata avviata alcuna indagine dalla polizia postale visto che non è arrivata nessuna denuncia. Non può sporgerla il Bologna che, per quanto offeso e sconcertato, non è chiamato direttamente in causa dalle ingiurie. Nel caso dovrebbe essere eventualmente lo stesso Mihajlovic a decidere se presentarla per provare ad arrivare all’individuazione dei gestori della pagina. In questo momento però l’allenatore rossoblù ha ben altri e più seri pensieri ma soprattutto può godere di un enorme supporto nella sua battaglia contro la leucemia. A ulteriore riprova, nelle ultime ore è infatti nata la proposta di replicare il pellegrinaggio al Santuario di San Luca già fatto lo scorso 21 luglio. Allora furono oltre un migliaio i tifosi rossoblù a raccogliere l’invito di Damiano Matteucci e Giovanni Galvani e ad incamminarsi, insieme alla moglie Arianna, sotto i portici partendo dal Meloncello per arrivare fino in cima al colle della Guardia. Per il secondo pellegrinaggio però si punta ad un messaggio ancora più forte visto che la data scelta, il 6 ottobre, coincide con la disputa della partita BolognaLazio al Dall’Ara. L’invito a partecipare al pellegrinaggio per Mihajlovic è stato pertanto esteso anche ai sostenitori biancocelesti che amano visceralmente il tecnico serbo e stanno già preparando una coreografia dedicata. «Avendo ricevuto tante richieste — spiega don Massimo Vacchetti, incaricato Diocesano per la Pastorale dello Sport e sostenitore dell’idea — abbiamo scelto di replicare l’iniziativa approfittando anche della vicinanza con il compleanno del Bologna e proponendo ai tifosi laziali di partecipare nel nome della comune amicizia con Sinisa. A luglio è stata un’esperienza straordinaria che ha unito credenti e laici per ricordare insieme al tecnico rossoblù anche tutti gli altri malati che combattono la loro battaglia».