Clima e alluvioni Patto Unipol-Unibo per l’innovazione
Ricerca e innovazione, da applicare ai tradizionali ambiti economici ma anche a nuovi, essenziali temi per il futuro come i cambiamenti climatici. È l’anima dell’accordo quadro firmato dal rettore dell’Alma Mater, Francesco Ubertini, e dall’amministratore delegato del Gruppo Unipol, Carlo Cimbri (nella foto insieme), e grazie al quale proseguirà per almeno un altro triennio la collaborazione tra l’Università e il colosso assicurativo.
Innovazione tecnologica e big data saranno le componenti al centro della collaborazione. Ci saranno progetti congiunti e un sostegno attraverso il finanziamento di assegni di ricerca e borse di dottorato, la partecipazione a bandi, attività di placement e tirocini, fiere dell’orientamento: l’Ateneo e Unipol lavoreranno insieme sulla didattica e sulla formazione, individuando possibili nuovi corsi di laurea, master e alta formazione, con un occhio privilegiato a sostenibilità e innovazione sociale.
Il campo assicurativo, bancario ed economico finanziario certamente, ma anche quello ingegneristico e medico-assistenziale. Con l’obiettivo di ottenere «risultati concreti» come dicono tutte le parti in causa e ribadisce il rettore — «il nostro intento non è firmare carte da chiudere in un cassetto» — che spiega anche come gli investimenti saranno stabiliti di volta in volta per le singole attività. Tra le cose concrete, particolarmente importanti i due progetti sul rischio alluvioni e sulle previsione meteo, messi a punto in via preliminare da Unibo e Leithà, la società del gruppo Unipol che si occupa (anche) di analisi predittiva. Un versante su cui è già attivo un accordo con l’obiettivo di arrivare a creare mappe di pericolosità idraulica sul territorio nazionale, sfruttando l’interdisciplinarità. «Il mondo è in evoluzione — ha detto Cimbri — chi comincia in un ambito lavorativo sa che probabilmente è destinato a cambiarlo, passando ad altri campi. Per questo bisogna modificare anche il modo di fare formazione, vogliamo porre nuove basi nella didattica».